Dopo le interviste a Noam Chomsky e a Vandana Shiva, il discorso di Silo a Punta de Vacas il 4 maggio 2004 e il messaggio agli attivisti di Desmond Tutu, continuiamo a parlare di “Umanità e speranza” riportando il testo del discorso di Greta Thunberg durante l’enorme manifestazione in occasione della COP25 a Madrid, nel dicembre 2019.
L’attivista svedese, allora sedicenne, ricorda che il cambiamento di cui abbiamo bisogno non verrà dalle persone al potere, riunite in quel momento nell’ennesima, ipocrita conferenza sul clima, ma dalle masse, dalle persone comuni, quindi da tutti noi.
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Hola Madrid.
Siamo nel mezzo di un’emergenza climatica ed ecologica e dobbiamo iniziare a trattare questa crisi come una crisi e dobbiamo uscire dalla nostra zona di comfort. Ed è questo che stiamo facendo in questo momento, stiamo uscendo dalla nostra zona di comfort, dicendo alle persone al potere che devono assumersi la responsabilità di proteggere le generazioni future e quelle attuali.
Siamo qui oggi perché la COP 25 è in corso proprio in questi giorni. I leader mondiali si sono riuniti qui a Madrid per negoziare il nostro futuro e posso dirvi che la speranza non è tra le mura della COP25. La speranza è qui fuori, con voi.
Si dice che a questa marcia stiano partecipando almeno 500.000 persone. È la gente la speranza. Voi siete la speranza. E abbiamo bisogno di continuare, di mantenere lo slancio e di prestare la nostra voce ai popoli del Sud globale e alle popolazioni indigene che stanno soffrendo di più per l’emergenza climatica e ambientale.
Il cambiamento di cui abbiamo bisogno non verrà dalle persone al potere. Il cambiamento verrà dalle masse, dalle persone che chiedono di agire, cioè noi. Siamo noi che porteremo il cambiamento.
Gli attuali leader mondiali ci stanno tradendo e noi non lo permetteremo più. Non permetteremo più che la facciano franca. Noi diciamo: Ora basta.
Il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no… perché non abbiamo altra scelta.
Grazie.