Questa mattina, verso le 08:10, nove cittadini e cittadine di Ultima Generazione hanno interrotto il traffico in viale Tor di Quinto, all’altezza di Ponte Milvio.  Reggevano degli striscioni con su scritto “NON PAGHIAMO IL FOSSILE”, la campagna di disobbedienza civile nonviolenta promossa da Ultima Generazione. Per tutta la durata dell’azione i cittadini hanno discusso con gli automobilisti presenti sulla gravità della situazione climatica corrente e dell’inaccettabilità dell’inazione della politica per mitigarne i danni. Verso le 08:15 sul posto sono arrivate le Forze dell’ordine che alle 08:35 hanno spostato i presenti dalla strada. Infine i cittadini di Ultima Generazione sono stati portati in questura. Il tempo effettivo del blocco è stato di 25 minuti. Nulla in confronto ai disagi e ai rallentamenti dovuti alle grandinate straordinarie degli ultimi giorni.

“Ci dispiace creare disagio a queste persone ma è l’unico modo. Stiamo facendo grossi sacrifici per il bene di tutti e stiamo andando nella direzione giusta, i risultati li stiamo ottenendo. Non possiamo fare finta di nulla, la situazione è drammatica. Ho paura per la mia casaIn Italia nel 91% dei comuni italiani oltre 3 milioni di famiglie vivono in zone a rischio alluvioni e frane. Ce le siamo già dimenticate le persone e i bambini morti nelle Marche e a Ischia? 

Bisogna investire nella messa in sicurezza delle case, nell’abbassamento delle emissioni e non nel fossile. Gli eventi climatici estremi nel 2022 sono raddoppiati. Il disagio che stiamo creando noi in questo momento è nettamente inferiore ai disagi creati dalle grandinate di questi giorni. Chiediamo solo un po’ di fiducia agli automobilisti, lo stiamo facendo per tutti”, hanno spiegato le cittadine e i cittadini che hanno preso parte all’azione di questa mattina.

DDL LISEI E L’INCOERENZA DEI GOVERNI

“La repressione sta diventando la risposta più facile al dissenso. Le azioni illegali a volte sono legittime e quelle degli attivisti climatici lo sono”. Queste le parole di M. Forst, relatore ONU, che sottolineano la forte incoerenza di un governo che invece di ascoltare preferisce criminalizzare. Un governo che con questi gesti eclatanti vuole intimidire e distogliere l’attenzione dalla propria incompetenza e da quella dei suoi predecessori. Stiamo perdendo decine di miliardi di euro di soldi pubblici a causa dell’emergenza climatica. L’agricoltura è in ginocchio, il 13% degli italiani è sul lastrico, la mancanza d’acqua vuol dire anche carenza di energia, la spesa per la sanità pubblica aumenta esponenzialmente a causa delle migliaia di persone che si ammalano di inquinamento. La coesione sociale è a rischio e i governi  decidono di continuare a investire in trivellazioni e nel fossile. Non c’è più tempo: dieci anni fa i governi avrebbero già dovuto ridurre le emissioni del 3,3% ogni anno. Dobbiamo intervenire ora!

 Ultima Generazione chiede che i sovvenzionamenti pubblici ai combustibili fossili vengano immediatamente cessati.

La richiesta della campagna è una sola:

 Stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili

Per capire chi siamo e come agiamo, è possibile seguire ogni domenica sera alle h 21:00 una presentazione online su zoom, iscrivendosi a questo link.

Ultima Generazione