Una visione miope e l’assenza di un piano socio sanitario mettono in grave pericolo la sanità pubblica
Durante la seduta odierna di Consiglio Regionale, abbiamo votato la proposta della Giunta rispetto alla modifica del sito destinato alla costruzione del nuovo polo ospedaliero dell’ASL TO5.
Fra le ipotesi alternative valutate da una commissione costituita dall’azienda sanitaria con il suo ufficio tecnico, Ires e Regione Piemonte è emerso che il sito più idoneo sarebbe quello di Cambiano. A seguito di alcuni accertamenti commissionati al Politecnico di Torino, sono emersi dubbi che hanno evidenziato la vulnerabilità idraulica e idrogeologica del terreno precedentemente designato, l’area di Vadò, e confermato i dubbi che da sempre esprimiamo rispetto a questa opzione.
Abbiamo evidenziato però alcune criticità che non trovano al momento soluzione, legate in particolare al futuro delle strutture abbandonate, come gli ospedali di Chieri, Nichelino, Moncalieri e Carmagnola, con il rischio di ulteriore sottrazione di servizi o di nuovi affidamenti degli stessi ad enti privati. Rimane inoltre centrale la questione che riguarda il personale sanitario, la cui carenza rappresenta la più grande criticità del sistema sanitario regionale.
Si tratta di aspetti che andrebbero affrontati nell’ambito di un piano programmatico di ampio respiro e visione: quel piano socio sanitario che invochiamo da due legislature e che temiamo non vedrà la luce nemmeno sotto la guida del centrodestra. Un approccio che mette a rischio il diritto dei cittadini, previsto dalla Costituzione, di poter accedere ad una Sanità pubblica efficiente e garantita su tutto il territorio.
Francesca Frediani, Consigliere regionale Unione Popolare Piemonte