Alcune attiviste vestite da Minions hanno anche seguito alcuni consiglieri fino all’entrata del consiglio suonando simbolicamente delle campanelle
“Nessun finanziamento strutturale per contrastare la crisi climatica. Numerosi invece i finanziamenti alle associazioni anti abortiste”
Dopo mesi di sedute, discussioni ed emendamenti, è arrivato finalmente il giorno della votazione finale del Bilancio 2023-25 in Consiglio Regionale. Un momento importante che definisce quali saranno gli investimenti e l’allocazione di fondi e risorse pubbliche regionali per i prossimi tre anni
Per l’occasione, Extinction Rebellion ha lanciato un presidio aperto a tutta la cittadinanza proprio di fronte all’ingresso di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio, per denunciare l’assenza di misure regionali volte a contrastare gli effetti della crisi ecoclimatica che stanno ormai colpendo il Piemonte e l’Italia intera. Ancora prima che iniziasse il presidio, alcune attiviste vestite da Minions hanno seguito alcuni consiglieri suonando simbolicamente delle campanelle, ispirandosi ad una famosa forma di protestautilizzata delle suffragette.
“Il bilancio che verrà approvato non prevede nessun finanziamento strutturale per contrastare questa crisi, confermando ancora una volta la direzione di questo governo regionale” dichiara Caterina. “Numerosi, invece, sono i finanziamenti alle associazioni antiabortiste, con addirittura il raddoppio del fondo Vita Nascente”. Presenti in piazza, infatti, alcune delle attiviste di Non Una di Meno, rete transfemminista che da anni porta avanti battaglie per la tutela dei diritti delle donne.
Dopo mesi di continue proteste, inoltre, il Consiglio Regionale si troverà a votare anche un ordine del giorno proposto dalla minoranza, costruito proprio sulla prima delle tre richieste di Extinction Rebellion. Si tratta di un piano strutturato di comunicazione regionale, volto ad informare tutta la cittadinanza riguardo il reale stato di crisi che il Piemonte, l’Italia e il mondo intero, stanno affrontando. “Il Consiglio Regionale oggi è posto di fronte ad una scelta” riporta Davide. “Deciderà di informare i suoi cittadini del rischio che stanno correndo e delle misure che questo governo sta prendendo per proteggerli?”.
Questo ordine del giorno arriva in particolare dopo le azioni dello scorso ottobre, in un cui decine di attivisti vestiti da Minions avevano bloccato l’ingresso principale del Consiglio Regionale. In seguito a quella giornata, Extinction Rebellion è stata invitata a parlare in Commissione Ambiente, dove – qualche mese più tardi – alcune attiviste hanno portato ufficialmente le richieste del movimento. Per ricordare quella occasione, anche oggi gli attivisti in piazza sono infatti tutti travestiti da Minions.
Non si fermano, quindi, le proteste di Extinction Rebellion. Da oltre un anno, ormai, il movimento sta infatti continuando a fare pressione alla giunta regionale, affinché porti avanti delle politiche climatiche più radicali e coinvolga la cittadinanza nelle scelte che dovranno essere prese. “Saremo l’allarme che hanno scelto di ignorare” conclude infatti Davide al megafono.