Nella conferenza stampa di presentazione del Festival di Cannes che ogni anno si tiene sugli Champs-Elysées, il delegato generale Thierry Fremaux ha svelato la maggior parte della selezione dei film per la 76a edizione. Accanto a lui, ha raccontato il festival alla stampa presente e collegata dal mondo in streaming la nuova Presidente Iris Knobloch.
L’Italia sarà in concorso con Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, Rapito di Marco Bellocchio e La Chimera di Alice Rohrwacher. Non sappiamo molto del contenuto dei film del nostro Paese, ma è bene ricordare che l’Italia non aveva tre pellicole in gara dal 2015, mentre l’ultima Palma d’oro vinta risale al 2001 con “La stanza del figlio” di Moretti. “L’Italia è un grande Paese di cinema”, ha detto il delegato generale Frémaux.
Incuriosisce, anche se fuori concorso, il film d’apertura “Jeanne du Barry”, nuovo progetto diretto, co-scritto e interpretato da Maïwenn, attrice e cineasta francese. Protagonista la cortigiana Marie-Jeanne Bécu, detta madame du Barry, vissuta in Francia tra il 1743 e l’8 dicembre 1793, ghigliottinata in Place de la Concorde durante la Rivoluzione Francese. Nata in una famiglia umile, la sua bellezza le permise una straordinaria ascesa sociale. Passò da un parrucchiere, alla casa di una nobildonna che le insegnò i modi aristocratici, a una boutique di moda. A 19 anni divenne l’amante di Jean-Baptiste, conte du Barry-Cérès che la presentò a Richelieu. Jeanne fece di tutto per conoscere l’anziano Re Luigi XV il quale, colpito da una serie di lutti, se ne innamorò perdutamente e, dopo averla insignita di un titolo nobiliare posticcio, la designò sua favorita. Jeanne du Barry fu al fianco del sovrano per cinque anni, durante i quali influenzò le decisioni del re. La storia di Madame du Barry ricorda l’ascesa in politica delle favorite alla corte dei potenti contemporanei, ad esempio Silvio Berlusconi, Donald Trump e così via.
Nel cast anche Melvil Poupaud, Pierre Richard, Pascal Greggory, Benjamin Lavernhe, Noémie Lvovsky e India Hair.
I film in concorso
Club Zero di Jessica Hausner
The Zone of interest di Jonathan Glazer
Fallen Leaves di Aki Kaurismaki
Les Filles d’Olfa (Four Daughters) di Kaouther Ben Hania
Asteroid City di Wes Anderson
Anatomie d’une chute di Justine Triet
Monster di Kore-Eda Hirokazu
Chimera di Alice Rohrwacher
Kuru Ortlar Ustune di Nuri Bilge Ceylan
L’éteé dernier di Catherine Breillat
Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti
Rapito di Marco Bellocchio
La Passion de Dodin Bouffant di Tran Anh Hung
May December di Todd Haynes
Firebrand di Karim Ainouz
The Old Oak di Ken Loach
Perfect days di Wim Wenders
Banel et Adama di Ramata-Toulaye Sy (esordio)
Jeunesse di Wang Bing