Trenta sigle firmano e consegnano a sindaco e giunta un appello per l’azzeramento del consumo di suolo a Milano e Città Metropolitana
La notizia è già stata ripresa da numerosi media: stamattina una delegazione di 5 rappresentanti (tra cui la amministratrice di “ForestaMI e poi DimenticaMI?” Adriana Berra) ha consegnato a Palazzo Marino un appello sottoscritto da una trentina di sigle (tra associazioni, comitati e qualche esponente politico) in cui si chiede al sindaco Sala e alla sua giunta di intervenire per realizzare l’azzeramento del consumo di suolo a Milano e Città Metropolitana.
Oltre a intervenire sugli strumenti urbanistici del Comune di Milano, per raggiungere tale obiettivo, Beppe Sala – che è anche sindaco metropolitano – dovrebbe lavorare con i sindaci dei 133 comuni della Città Metropolitana.
L’appello arriva dopo la notizia che la Città Metropolitana di Milano ha perso 12 miliardi di fondi del Pnrr destinati alla forestazione (urbana, periurbana ed extraurbana) perché mancano le aree dove realizzare gli interventi: con i fondi persi si sarebbe potuto mettere a dimora 276mila alberi, ma il territorio della Città metropolitana è troppo urbanizzato per trovare gli spazi per boschi e boschetti.
Eppure “greenish” Beppe riesce a definire una “buona idea” il progetto del Milan di realizzare un nuovo stadio sull’area della Maura, oggi una distesa verde di 15 ettari parte del Parco Agricolo Sud. Domenica scorsa 3mila cittadini sono scesi in strada per dar vita a un grande abbraccio collettivo, simbolico della volontà di difendere la Maura dalla cementificazione. Ma Sala fa a finta di nulla e continua a dialogare con il Milan sul progetto.
Tra i firmatari dell’appello figurano anche il Coordinamento per la tutela del verde cintura urbana di Milano Parco-Ovest che ha organizzato l’abbraccio alla Maura, oltre al Comitato Referendum per San Siro, il WWF Lombardia, la Lipu di Milano, il Circolo Laudato Si di Busto Arsizio, naturalmente “Forestami e poi Dimenticami?” (una delle prime sigle ad aderire) e tanti altri.
L’appello è stato consegnato e protocollato a Palazzo Marino, all’attenzione del sindaco e inviato via email a tutta la giunta e i consiglieri municipali.
I firmatari sono determinati a non lasciare che l’appello cada nel vuoto.