Anche sforzandosi, non viene niente in mente niente di più infame e di più oltraggioso, per le vittime della strage di Stato di Cutro e quel che rappresenta, di un Consiglio dei Ministri che a pochi metri dal luogo in cui familiari ancora piangono sulle bare dei propri cari disponga una misura tanto odiosa quanto il raddoppio del numero dei CPR e dei mesi di detenzione massima al loro interno, per chi sopravviva alla traversata e soggiorni sul territorio.
Eppure, dalle indiscrezioni della stampa, questo pare proprio che sarà il risultato del CDM che in queste ore sta accorrendo sul luogo della tragedia per dare, evidentemente, “il meglio di sé”, e non solo di sé. Qualcuno parla di “contentino” per la Lega; noi parliamo di una decisione disumana e illegittima che per quanto attiene all’ampliamento della rete dei centri riecheggia puntualmente quanto già deciso da Minniti nel 2017 e perseguito da Lamorgese fino al termine del suo mandato.
Quanto alla mancetta che verrebbe data al malcapitato con una pacca sulla spalla mentre lo si rispedisce nel posto da cui era fuggito, preferiamo non commentare.
Non resta ora che vedere se il “nuovo” PD prenderà le distanze da se stesso o lascerà correre sul “contentino”, in sede di conversione, e altrettanto dicasi per i 5s di Conte che i decreti sicurezza avevano sdoganato.
Anzi, meglio, resta fare da sé e mobilitarsi perché questa misura non diventi definitiva. Contiamo su chi ci segue e sa cosa voglia dire prolungare un trattenimento che già a 90-120 giorni sembra infinito per i tanti abusi e soprusi inflitti a chi incappi in uno dei CPR esistenti.