Decine di migliaia di manifestanti hanno inscenato cortei e blocchi stradali a Tel Aviv e in altre città, per dire no al piano di Netanyahu di sottomettere il potere giudiziario a quello politico. A Gerusalemme, la casa del premier è stata assediata dai manifestanti al grido di “No alla dittatura!”. La polizia per disperderli ha usato idranti e lacrimogeni. Sono state arrestate decine di persone, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di opere pubbliche.
La Knesset, il Parlamento israeliano, ha approvato ieri la proposta di legge che limita la possibilità di incriminare il premier e dichiararlo non idoneo all’incarico da parte dell’Alta Corte. E’ una legge ad personam, una blindatura necessaria in questa fase a Netanyahu, che è accusato in tre procedimenti per frode e corruzione. Il governo aveva rifiutato una proposta di mediazione del Presidente della Repubblica Herzog.