A seguito dei drammatici fatti nella costa calabra, il Forum Antirazzista di Palermo ed altri soggetti locali (Democratica Palermo \ Agisci PA/Centro Ippocrate \ CGIL – Pa \ Ass.gambiana \ Ass.Stravox \ Missionari Comboniani \ Salesiani S.Chiara \ Officina del Popolo \ Exodos \ NUDM \ Mediterranea \ Maldusa \ Laboratorio A.Ballaró \ Assemblea no guerra \ Parents for future), unitamente a singole persone, si sono incontrati ieri a Santa Chiara.

Un primo appuntamento non solo per discutere della tragedia di domenica scorsa presso la spiaggia di Crotone, ma per organizzare una iniziativa pubblica al fine di ricordare le responsabilità e la colpevole indifferenza delle istituzioni verso quanto accade alle frontiere della Fortezza Europa, dove le stragi di migranti travolti dal mare si susseguono senza sosta.

Dall’assemblea – si legge nel report diramato –  è stata condivisa l’analisi dell’accaduto: il naufragio di domenica 26 febbraio con i 63 morti di Cutro è un fatto gravissimo e gravissime sono le responsabilità dell’agenzia europea Frontex e del Governo italiano. Oltretutto quest’ultimo “ha continuato a colpevolizzare vittime e soccorritori senza far nulla per cambiare le politiche omicide nazionali ed europee”. Basti considerare che l’unico natante italiano presente nella zona del drammatico naufragio era una motovedetta della Guardia di Finanza, informata della presenza del peschereccio turco per effettuare operazioni di law enforcement, nella fattispecie: attività  di contrasto dell’emigrazione clandestina, così come d’altra parte hanno fatto rilevare anche gli esponenti della minoranza, nel corso del dibattito in commissione parlamentare nel confronto col  ministro Piantedosi, del quale le opposizioni  hanno richiesto unanimemente le immediate dimissioni.

Piuttosto efficace è stata la metafora di un deputato che, dopo aver argomentato l’intervento, grosso modo così sintetizzava le sue contestazioni al titolare degli Interni sulla gestione dei mancati soccorsi: “Invece di preoccuparsi del salvataggio delle vite umane dall’incendio, il ministro si  prodigava nel dare la caccia ai piromani che avevano appiccato il fuoco”.

Tornando alle iniziative panormite, altrettanto condivisa è stata l’esigenza di sensibilizzare e mobilitare tutta la società democratica, in particolare scuole e università, affinché si possa organizzare – si sottolinea nel report assembleare redatto – “una manifestazione davvero partecipata e incisiva”. È necessario avviare dunque un processo di aggregazione che, ovviamente, “richiede un percorso di almeno alcune settimane e un grande impegno di tutti/e”.

Nel voler dare una risposta sociale immediata alla tragedia di Cutro (“molto sentita anche da parte di tanti/e che non hanno potuto nel partecipare ieri sera”), considerati i tempi strettissimi per l’effiacia politica della mobilitazione, è stato deciso di procedere – si legge ancora nel report del Forum antirazzista – con un’azione articolata in due diversi momenti: sabato prossimo (4 c.m. ore 11) si terrà un presidio con flash mob sulla spiaggia di Mondello Valdesi (lenzuoli bianchi, cartelli, striscioni delle associazioni); mentre verso la fine del mese corrente (giorno 23 o 24) ci sarà la manifestazione con corteo, il quale – simbolicamente – partirà dal mare, attraversando le vie del fronte del porto – in cui ha sede la Stazione della Guardia Costiera – per giungere fino alla Prefettura.

Per definire le ulteriori iniziative, martedì prossimo è stata convocata una riunione alle ore 20.00 sempre nel complesso salesiano di Santa Chiara.

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Pubblichiamo di seguito la nota di convocazione del presidio di  sabato p.v.  a  Mondello-Valdesi

Il naufragio davanti le coste calabresi di Cutro è stato una STRAGE.
Decine e decine di bambini/e , donne e uomini annegati a un passo dalla salvezza.
PERSONE che fuggivano principalmente da Afghanistan, Siria e Iraq, paesi tormentati da guerre infinite in cui noi abbiamo una parte
Persone che hanno rischiato – e perso – la propria vita perché non siamo stati in grado di garantire loro il DIRITTO al movimento, alla protezione e all’asilo.
E perché non siamo riusciti a salvarle.
E AVREMMO POTUTO FARLO.

Le RESPONSABILITA’ di questa strage sono chiare e puntano direttamente a FRONTEX, al GOVERNO ITALIANO e all’UNIONE EUROPEA.
Noi vogliamo urlare che SAPPIAMO quello che è successo, che sappiamo che le politiche europee e italiane di respingimento, di esternalizzazione delle frontiere e di criminalizzazione della solidarietà hanno ucciso, uccidono e certamente uccideranno ancora.

Ci vediamo sabato 4 marzo, alle ore 11:00, presso la spiaggia di Mondello-Valdesi, antistante la Sirenetta, per un presidio e flash mob.

Sarà il primo passo verso una grande manifestazione cittadina alla quale stiamo lavorando coinvolgendo tutte e tutti.

Vi invitiamo a portare un lenzuolo bianco.