67 corpi recuperati, ancora decine di dispersi. La politica di gestione dei casi di emergenza in mare in un’ottica securitaria di repressione e non di soccorso, inaugurata a partire dal 2019, ha portato domenica alla più grave strage degli ultimi anni sulle coste italiane.
Come è possibile che il Centro Nazionale di Coordinamento (Ncc) che ha sede presso il Ministero dell’Interno abbia classificato il caso di un’imbarcazione con circa 200 persone a bordo in mare con onde fino a 2,5 metri, come “operazione di polizia” e non come evento SAR, quindi di “Ricerca e Soccorso”?
La stessa Guardia Costiera nel 2017 agiva considerando “ogni imbarcazione sovraffollata un caso SAR di per sé”. Allora, chi da Roma non ha dato l’ordine alla Guardia Costiera di Crotone di intervenire?
Secondo il Comandante della Capitaneria di porto di Crotone, le loro “motovedette avrebbero potuto navigare anche con mare forza otto”. Perché lasciare quindi intervenire motovedette inadatte come quelle della Guardia Di Finanza, costrette a rientrare lasciando il caicco in balia del mare?