Guido ed Ester rischiano fino a 3 anni di reclusione e una multa fino a 3.099 euro per il danneggiamento di un basamento di marmo su cui sono incollati due QR Code per le audioguide.
All’udienza convocata ieri 9 marzo, in cui era presente anche la parte civile costituita, il Presidente, verificata la validità delle notifiche e preso atto dell’assenza di tutti gli imputati, ne ha dichiarato la contumacia.
Il Presidente ha altresì rinviato l’udienza al giorno 24 maggio p.v., nel quale verranno ascoltati tre testimoni richiesti dal promotore di giustizia.
Guido ed Ester, i due cittadini aderenti a Ultima Generazione che questa estate incollarono le mani al basamento della statua di Laocoonte presso i Musei Vaticani, erano stati chiamati a comparire davanti al giudice del Palazzo del Governatorato, nella Città del Vaticano nella mattinata di ieri, 9 marzo. Con loro chiamata anche Laura, che era di supporto per produrre documentazione video e a cui è stato preso il cellulare da cui sono stati cancellati tutti i video prima della restituzione.
I reati di cui sono accusati Ester e Guido sono il presunto danneggiamento del basamento in marmo del gruppo scultoreo, causato dall’uso di “adesivo sintetico particolarmente tenace e corrosivo”, più noto con il nome di Superattack.
A Guido e Laura viene imputata anche la mancata osservanza dell’ordine della gendarmeria di seguirli negli uffici. Rispetto alle prime ipotesi di reato la esistenza a pubblico ufficiale è stata eliminata dalle accuse in quanto del tutto inesistente e non potendosi considerare tale quella esclusivamente passiva messa in atto da Laura e Guido.
Guido ed Ester rischiano la reclusione da un mese a tre anni e una multa fino a 3.099 euro per chi “distrugge, disperde, guasta o in qualsiasi modo deteriora monumenti pubblici”, mentre Guido e Laura rischiano l’arresto fino a un mese o un’ammenda tra 21 e 310 euro previsto per “chiunque trasgredisce ad un ordine legalmente dato dall’Autorità competente”.