La Ong tedesca Sea Watch riassume la situazione attuale riguardo ai migranti in poche, drammatiche righe su twitter:
“Oggi ad Adria il governo italiano regala una nuova motovedetta alla Libia affinché continui e incrementi la violenta pratica illegale dei respingimenti nel Mediterraneo. Lo fa per la prima volta con una cerimonia pubblica.
Intanto in mare si continua a morire.
Solo negli ultimi giorni, dodici salme sono arrivate a Lampedusa, due persone sono disperse, due corpi sono stati recuperati dalla Sea Eye 4 e ora si trovano a bordo. Una donna è arrivata a Lampedusa aggrappata a un salvagente, possibile unica superstite di un naufragio fantasma.
Ieri la Sea Eye 4 ha richiesto un’evacuazione medica per una persona in gravi condizioni di salute, deceduta in ospedale dopo aver atteso per ore il trasferimento.
Mentre il governo è impegnato a stringere le mani, a criminalizzare il soccorso in mare, a obbligare le navi delle Ong a inutili e pericolosi viaggi verso porti lontani, nel Mediterraneo si continua a morire. Siamo di fronte a una strage intollerabile. Invertite la rotta”.
Sempre oggi la nave Sea Eye 4 è arrivata intorno alle 14 a Napoli, dove sono iniziate le operazioni di sbarco per le 106 persone rimasta e bordo. Tra loro 32 minori, dei quali 22 non accompagnati.
Medici senza Frontiere ha annunciato di aver presentato un ricorso per chiedere l’annullamento delle misure amministrative in base alle quali erano stati assegnati alla sua nave Geo Barents porti lontani come Ancona e La Spezia per sbarcare i naufraghi salvati in diverse operazioni di soccorso. La corte competente dovrà valutare se questa decisione era legittima, quando erano disponibili altri porti molto più vicini.