Pubblichiamo il comunicato diramato dall’Associazione SenzaConfine sulla dolorosa tragedia di bambini, donne e uomini, le cui vite ancora una volta si sono concluse nel mare
Di fronte all’ennesima strage nel Mediterraneo, non si può tacere sull’ipocrisia delle dichiarazioni di politici italiani e europei che invocano di volta in volta chi la necessità di fermare le partenze, chi i trafficanti, chi la necessità di un patto europeo per le migrazioni.
Chi è responsabile delle partenze se non una sciagurata politica neoliberista e predatoria, che sostiene cleptocrazie che devastano interi paesi e continenti, responsabile di guerre e crisi climatica?
Di chi è la colpa se non di chi costruisce muri attorno alla Fortezza Europa?
Chi crea e sostiene i trafficanti se non coloro che attraverso leggi ingiuste impediscono canali di ingresso legali in Europa?
Chi è responsabile delle sciagure in mare se non chi manca di mettere in campo una missione ufficiale di soccorso e attraverso provvedimenti legislativi lesivi della legalità internazionale gli stessi soccorsi che invoca li impedisce?
La nave naufragata era partita da Smirne in Turchia. Dal Paese dove l’autocrate Erdogan ha ricevuto dall’Unione Europea miliardi di Euro per fermare i flussi migratori verso quell’Europa che tace di fronte alla guerra di annientamento che lo stesso Erdogan conduce contro il popolo curdo anche oltre i propri confini e che nemmeno il devastante terremoto del 6 febbraio scorso è riuscito a fermare. Il ruolo delle narcomafie in Turchia e altrove nella gestione dei flussi migratori è stato denunciato da Dino Frisullo più di venti anni fa. Si vergognino coloro che di fronte a quelle denunce hanno chiuso gli occhi e si sono tappati le orecchie e che hanno invece sostenuto e tuttora sostengono i governi che le tollerano e ne traggono profitto.
L’unica risposta a questa ennesima strage sono una missione europea di soccorso in mare e l’istituzione di canali di ingresso legali per migranti e richiedenti asilo attraverso una completa revisione delle leggi sull’immigrazione di questo paese.