Circa 250 persone si sono ritrovate sotto il palazzo della Regione nel pomeriggio di sabato 4 febbraio per dar vita al presidio “Cambiamo l’aria di Lombardia” organizzato da Rete Ambiente Lombardia con la partecipazione di altri gruppi e associazioni del territorio milanese e lombardo.

La registrazione integrale degli interventi e delle performance artistiche che si sono susseguiti è disponibile sulla pagina di Rete Ambiente Lombardia: https://fb.watch/iu9L7eQAsn/

Don Lorenzo Maggioni, portavoce di Rete Ambiente Lombardia ha aperto l’incontro presentando la petizione APRITI CIELO, sottoscritta da oltre trentamila cittadini, che chiedono a gran voce l’apertura di un confronto istituzionale stabile con gli enti territoriali lombardi e la Regione, nel quale la società civile e l’associazionismo possano avere voce in capitolo, avvalendosi anche dell’apporto tecnico scientifico di organismi indipendenti.

Sono poi intervenuti Anna Gerometta, presidente dell’associazione Cittadini per l’Aria; Cinzia Manzoni del Gruppo Aiuto Mesotelioma di Lecco; Marco Pezzoni degli Stati Generali Clima, Ambiente e Salute di Cremona che ha parlato della difficile situazione di Cremona, la seconda città più inquinata d’Europa; Sergio Fassina del Comitato la Nostra Aria di Calusco che ha affrontato la questione degli inceneritori; Raffaella Giubellini del Comiato Basta Veleni di Brescia, che ha dato voce al presidio cittadino che ormai da più di cinquecento giorni sta protestando notte e giorno contro il nuovo contestato progetto di depurazione delle acque del Garda; Sonia Scandolara di Salviamo la Brughiera che ha parlato dei progetti di ampliamento dell’aeroporto di Malpensa e il loro disastroso impatto su un’area di biodiversità unica come la brughiera; Martina Comparelli di  Fridays for Future Italia, Emilio Battisti del Comitato Referendum per lo Stadio Meazza che ha presentato i gravi rischi ambientali legati all’abbattimento dello Stadio di San Siro; Adriana Berra del comitato “ForestaMI e poi DimenticaMI?” che ha parlato della campagna #BagnaMI spontaneamente messa in campo dalla cittadinanza l’estate scorsa per soccorrere gli alberi dimenticati di ForestaMI, il progetto di forestazione urbana di cui Berra ha evidenziato le criticità.