Questa mattina verso le 11:00 due cittadini di Ultima Generazione hanno imbrattato il basamento dell’opera L.O.V.E. – il dito medio – di Maurizio Cattelan con vernice arancione lavabile e hanno esposto lo striscione “Stop sussidi al fossile”. L’azione nonviolenta coinvolge la base di un monumento che simboleggia una provocazione e un monito contro lo strapotere finanziario: la scultura rappresenta una mano atteggiata al saluto romano, “mutilata” di tutte le sue dita, fuorché il medio, posizionata in Piazza degli Affari, di fronte al palazzo della Borsa.
“Lo facciamo per mandare un messaggio chiaro: questo è un luogo simbolo dell’indifferenza rispetto al collasso climatico ed ecologico, qui si muovono molti soldi che vanno alle industrie del fossile” ha spiegato Leonardo, cittadino che fa parte di Ultima Generazione.
Con l’azione nonviolenta di questa mattina, proprio nella settimana in cui in Germania si tenta di sgomberare il villaggio di Lutzerath per espandere una miniera di carbone della multinazionale tedesca RWE, finanziata anche da Intesa San Paolo e Unicredit, Ultima Generazione vuole richiamare l’attenzione su come le scelte dei decisori politici e finanziari siano ancora lontane da un’ottica di sostenibilità e da una giusta visione di futuro.
“Quando capisci che la tua auto sta andando a schiantarsi e chi è alla guida non se ne sta preoccupando, a un certo punto ti attivi. Arriva il momento in cui ognuno a bordo deve assumersi la responsabilità del futuro di tutti e noi stiamo vivendo questo punto di rottura” ha dichiarato Sandro, 39, questa mattina, cittadino di Ultima Generazione.
“Ho 39 anni, un figlio e un buon lavoro in una solida azienda, il mio posto usuale è a una scrivania bianca pulita. Eppure oggi è molto più normale essere qui, con la vernice, insieme a questi ragazzi che dimostrano un grande senso di realtà” ha spiegato Sandro.
La finanza italiana sostiene le imprese fossili e il caso di Lützerath in Germania
Intesa SanPaolo in particolare, come denunciato da ReCommon e GreenPeace Italia, finanzia l’industria fossile con miliardi di dollari di investimenti internazionali. Tra il 2020 e il 2021 il colosso italiano ha garantito 9 miliardi di dollari per i settori gas, petrolio e carbone. Sono numerose le società, anche estere, impegnate sulle energie fossili che hanno ricevuto credito dalla banca italiana. Ogni singolo euro investito nell’industria fossile è un investimento che alimenta la crisi climatica già in corso e la finanza italiana, con le proprie operazioni di business, aggrava il collasso climatico. Questi impegni finanziari a favore dell’industria fossile rallentano una transizione giusta e rivolta ai bisogni delle persone. La dimostrazione di queste ingiustizie è oggi sotto i riflettori per lo sgombero in corso in Germania nel villaggio di Lützerath. Dal 2006 gli ultimi residenti sono stati spinti a lasciare le proprie case per le esigenze dell’industria estrattiva e la decisione del governo tedesco di consentire l’ampliamento di questi impianti. Ingenti forze di polizia stanno tentando di sgomberare i pochi residenti e gli attivisti che difendono il territorio. RWE, l’industria del carbone che sta ingrandendo i propri siti produttivi nel piccolo paese tedesco, avrebbe ricevuto finanziamenti anche dalle banche italiane. Secondo ReCommon e GreenPeace Italia, infatti, Intesa Sanpaolo ha investito nella società multi-utility RWE, 135 milioni di euro. Anche UniCredit ha sostenuto l’azienda tedesca con 226 milioni di euro nel 2021. Legambiente ha spiegato in un proprio report che nel 2021 sono stati investiti quasi 42 miliardi di euro in sussidi ambientalmente dannosi. La finanza fossile è promossa anche delle politiche del governo, con finanziamenti diretti all’industria estrattiva e agevolazioni fiscali.
Le richieste della campagna sono:
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interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale;
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procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20 GW immediatamente, e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili.
Per capire chi siamo e come agiamo, è possibile seguire ogni domenica sera alle h 21:00 una presentazione online su zoom, iscrivendosi a questo link.
Ultima Generazione