Vieni, vieni a piedi o in carrozzella, ma vieni a Biella” diceva un vecchio slogan pubblicitario di Aiazzone negli anni ‘80. A Piove di Sacco, provincia di Padova, il circolo di Legambiente lo ha preso sul serio e sono arrivati lo scorso 30 dicembre in 68 con un pullman nel Biellese per passare il capodanno. Sono venuti a conoscere il Cammino di Oropa, un percorso che in soli 3 anni è passato da 300 passaggi a 3.000. Sono i numeri ufficiali misurati con le credenziali, ma sono certamente di più i camminatori, anzi in prevalenza camminatrici, giunti tra Vercelli, Biella e Ivrea a sperimentare, molti per la prima volta, questa forma di turismo lento e di rigenerazione territoriale.

“Questo è un territorio straordinariamente interessante” ha spiegato Alberto Conte, ideatore del percorso, al nutrito gruppo di visitatori veneti quando li ha incontrati presso la chiesa romanica di San Secondo a due passi dalla comunità monastica di Bose.

Alberto, ex manager che ha scelto di diventare tecnico di tracciatura di itinerari a piedi e in bicicletta, è anche il presidente di Movimento Lento, associazione di promozione sociale che cura e organizza il Cammino d’Oropa.

“Abbiamo fondato Movimento Lento proprio per avere un impatto positivo sui territori attraverso il turismo sostenibile” ha raccontato il primo dell’anno Alberto Conte davanti alla bellissima chiesa romanica “per noi è stato un esperimento. Volevamo fare un cammino partendo da un budget limitato; con soli duemila euro abbiamo comprato la segnaletica gialla e nera che trovate lungo il percorso e fatto la comunicazione di lancio”.

Nel 2019, primo anno ufficiale del Cammino di Oropa, arrivarono 300 camminatori, ma l’anno del boom di passaggi è stato il 2020, proprio quello della pandemia da Sars-Covid2. “Appena riaperte le gabbie si è riversato un fiume di persone e nel giro di 5 mesi abbiamo avuto 1.100 passaggi” ha raccontato sempre Alberto Conte.

L’associazione si è dovuta riorganizzare per governare questa situazione. Ha così iniziato a gestire alcuni servizi. E’, infatti, il primo cammino italiano che ha un centro prenotazioni unico che dà la possibilità di avere il posto letto in ogni punto tappa. “Si può usufruire del servizio se si diventa soci e così contribuire a tenere in piedi in modo totalmente indipendente il sito web, la promozione e, ultimo ma non per importanza, i posti di lavoro collegati a questi servizi”. Per la prossima stagione Movimento Lento ha già programmato almeno 3 incarichi a lavoratori provenienti dal territorio, ma Alberto sospetta che non basteranno per tutte le iniziative che ci sono in cantiere.

Le ricadute positive del Cammino d’Oropa non sono state solo in termini di lavoro diretto nello staff dell’associazione. Lungo l’itinerario tutte le strutture ricettive hanno avuto, proprio in un periodo di crisi, grande giovamento. Addirittura sono stati aperti dei nuovi B&B e si sono rivitalizzati negozi di prossimità in paesi che, come molti nelle zone collinari e montane della penisola, soffrono di spopolamento e invecchiamento.

Il nutrito gruppo arrivato dal Veneto ha seguito per tre giorni sui sentieri biellesi Marco Bo e Diletta Zanella, due guide escursionistiche ambientali che non solo li hanno condotti con professionalità e attenzione, ma hanno anche condiviso lo spirito e i valori del gruppo di Legambiente Piove di Sacco. “Vivere infatti l’ambiente naturale in compagnia aiuta moltissimo a riconnettersi con se stessi con gli altri esseri umani e con la natura stessa” ha commentato Marco Bo al termine della tre giorni di guida del gruppo veneto “riducendo la sensazione di solitudine che la vita moderna globalizzata sta creando, ed incrementando invece un senso di gruppo, di amicizia, di fratellanza, di esseri umani che condividono un viaggio sulla stessa barca.”

Il Cammino di Oropa è certamente un’esperienza di avvicinamento alla natura e di rigenerazione del Biellese, anzi di più territori confinanti, che fino ad ora facevano fatica a collaborare e che ora, grazie al flusso di camminatori e alle nuove forme di turismo sostenibile, cominciano a dialogare.

Certo non mancano le minacce. Il circolo di Legambiente “Tavo Burat” di Biella è impegnato in vertenze per fermare opere che non vanno esattamente in questa direzione di sostenibilità ambientale.

E’ notizia delle scorse settimane la sentenza del Tar che ha bloccato una discarica di amianto a Salussola, paese non lontano dal percorso del Cammino d’Oropa. E’ stata bloccata perché nella stessa area viene coltivata l’unica Denominazione di Origine Protetta italiana del riso, quella di Baraggia Biellese e Vercellese.

Vi è anche un progetto ripresentato da A2A per un inceneritore proprio sul Cammino d’Oropa, esattamente sulla prima tappa tra Santhià e Roppolo, nella zona industriale di Cavaglià. Sarebbe un impianto importante, che avrebbe un notevole impatto paesaggistico con un camino di 85 metri di altezza. E’ il secondo progetto che presenta A2A. Il primo, localizzato a poche centinaia di metri da quest’ultimo, la multiutility ha dovuto ritirarlo nel settembre scorso perché pieno di lacune. Aveva un camino di 5 metri più alto, e un recupero energetico per il riscaldamento di serre idroponiche. Sono progetti che continuano a mettere a rischio ambientale questo territorio per non recuperare neanche l’energia prodotta dalla combustione. Siamo sulla prima tappa del Cammino, tra Santhià e Cavaglià, un’area chiamata Valledora, che ha soprattutto bisogno di riqualificazione dopo che per anni ha accolto rifiuti in diverse discariche ricavate da cave. L’insistenza nel presentare progetti che creano un’incredibile sommatoria di rischi ambientali sta irritando parecchio i comitati e le associazioni locali che parlano di “bullismo delle grandi aziende”. Bulli perché si fanno grossi della loro capacità di affrontare, in primo luogo economicamente, procedure, osservazioni e ricorsi.

Il circolo di Legambiente Piove di Sacco ha aiutato questo processo di rigenerazione attraverso il viaggio di capodanno sul Cammino d’Oropa. Se altri li seguiranno, anche con gruppi meno numerosi, verranno accolti con la stessa professionalità e condivisione di valori.

Per riprendere un famoso slogan biellese: provare per credere.

Per avere informazioni sul Cammino di Oropa

https://www.camminodioropa.it/

https://www.movimentolento.it/

Per contattare le guide

https://www.wooltravelexperience.com/chi-siamo/

Marco Bo

Per sostenere le battaglie locali

Legambiente Tavo Burat

Movimento Valledora