Il presidente del Parlamento Aqila Saleh è arrivato ieri al Cairo.
Il capo del consiglio di presidenza Menfi è partito da Tripoli per la capitale egiziana.
Haftar dovrebbe arrivare stasera.
L’invito del ministro degli esteri egiziano serve ad incontrare le parti libiche per avvicinare le posizioni nel tentativo di trovare una soluzione alla vicenda elezioni ed evitare un’escalation verbale che potrebbe sfociare in scontri armati.
La tensione era salita alle stelle dopo le rivelazioni sulle elargizioni di Dbaiba alle milizie e le concessioni commerciali, per miliardi di dollari, a tre suoi amici dediti al commercio estero.
Menfi e Haftar si sono incontrati una settimana fa sempre al Cairo. Il fallimento della conferenza di Ghadames, indetta da Menfi lo scorso 11 gennaio, riapre la discussione su come trovare una base costituzionale per una legge elettorale bilanciata.
In contemporanea con le riunioni politiche al Cairo e in seguito alla visita del capo della CIA Burns a Bengasi (per incontrare il generale Haftar) e a Tripoli (per incontrare il premier Dbaiba), riprendono gli incontri della commissione militare 5+5 a Sirte con la partecipazione dell’inviato ONU, Bathily.
È la prima riunione della commissione dallo scorso aprile. All’ordine del giorno il ritiro dei mercenari, argomento che è stato al centro delle discussioni di Burns a Bengasi e Tripoli.
La riunione della commissione 5+5 prosegue anche oggi lunedì.