È stato nell’ambito del Congresso dei Deputati di Spagna, a Madrid, che lo scorso 2 ottobre, Giornata Internazionale della Nonviolenza, si è presentata ufficialmente la 3ª Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nella magnifica sala Ernest Lluch.
L’evento ha avuto una partecipazione totale di circa 100 persone (la maggior parte di persona e altri online) tra cui alcuni deputati e diversi rappresentanti di gruppi affini. María Victoria Caro Bernal, presidente onorario del Grupo de retorica e eloquenza dell’Ateneo di Madrid, direttrice del Festival internazionale di poesia e arte Grito de mujer che fungeva da maestra di cerimonia, ha letto in primo luogo il comunicato inviato da Federico Mayor Zaragoza, presidente della Fondazione “Cultura di Pace” ed ex direttore dell’UNESCO, che non aveva potuto venire personalmente: «il tempo del confronto, della forza, si è concluso … è ora di agire a favore dei popoli, dobbiamo smettere di essere spettatori impassibili per essere cittadinanza attiva…”.
Rafael de la Rubia, promotore delle precedenti Marce Mondiali per la Pace e la Nonviolenza e fondatore dell’associazione umanista Mondo senza Guerre e Senza Violenza, ha fatto un ripasso delle marce precedenti e ha commentato le principali linee e il circuito principale della 3ª MM che inizierà tra un anno in questa stessa data in Costa Rica. Ha sottolineato l’impresa e il valore etico di sviluppare un progetto di tale portata senza finanziamenti o sponsor di alcun tipo.
Poi è intervenuta Martine Sicard di MSG Francia per commentare quanto fosse delicato precisare il percorso Africa per l’attuale instabilità di varie zone del continente ma che si può contare sul meglio della sua gente e delle sue culture per valorizzare iniziative già in corso; è stato completato con un video inviato da N’diaga Diallo dal Senegal
Si è poi collegato in diretta con l’Assemblea Legislativa di San José de Costa Rica, dove Giovanny Blanco de Mundo Sin Guerras y Sin Violencia e coordinatore della 3ª MM in Costa Rica, Stava a sua volta presentando la Marcia davanti a un pubblico entusiasta e impegnato per assicurare il suo inizio dall’Università per la Pace, dipendente dall’ONU dove ci sono studenti di 100 nazionalità. Cammineranno per più di 22 km fino alla Piazza dell’Abolizione dell’Esercito a San José.
Carlos Umaña, copresidente dell’IPPNW, l’Associazione internazionale dei medici per la prevenzione della guerra nucleare, ha ricordato l’importanza che la Marcia può avere per continuare a sensibilizzare sul pericolo delle armi nucleari, alludendo all’attuale posizione dell’orologio atomico, e ha invitato a vedere il documentario di Pressenza, “L’inizio della fine delle armi nucleari”, per incoraggiare il cambiamento di paradigma rispetto al loro uso.
Marco Inglessis de Energia per i diritti umani è intervenuto in diretta da Roma-Italia, condividendo alcuni progetti già in corso in Europa, in particolare Italia, Spagna, Portogallo , Repubblica ceca, Grecia, Slovenia, Svizzera, Francia e Austria, nonché la campagna Mediterraneo Ha sottolineato l’importanza del lavoro educativo e la partecipazione delle nuove generazioni, Ha ricordato il cammino con il Vaticano, iniziato durante la seconda Marcia Mondiale ora proseguirà.
Cecilia Flores dal Cile, ha dato un’idea di quello che potrebbe essere il percorso della Marcia nella sua parte sudamericana e l’importante ruolo spirituale che i Parchi di Studi e Riflessione della zona possono portare in esso. In generale entrerebbe dall’Argentina-Brasile e sta per definire i possibili due corridoi Atlantico e Pacifico, salendo fino a Panama per finire il 5 gennaio in Costa Rica.
È stato trasmesso il video dell’intervento di Madathil Pradeepan dell’India che rivendica l’eredità di Gandhi come una responsabilità per assumere ancora una volta il ruolo di coinvolgere in questa prossima marcia l’intera area Asia. Resta da definire il percorso asiatico che verrà finalmente realizzato. La Nuova Zelanda, l’Australia, il Giappone, la Corea del Sud, le Filippine, il Bangladesh, il Nepal e l’India sono i luoghi in cui sono passate le marce precedenti.
Jesús Arguedas, in qualità di portavoce di MSGySV Spagna, ha ricordato che è da Madrid che si sono sviluppate la prima e la seconda Marcia e si è impegnato a promuovere varie iniziative a livello di Spagna sia in ambito culturale che educativo, invitando ognuno a dare il proprio contributo.
In seguito, Rafael Egido Perez, sociologo, consigliere per il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) e segretario dell’associazione “Custodi di persone” ha fatto appello al rispetto dei diritti umani, in particolare degli anziani, migranti e donne.
Per concludere l’evento, sono stati invitati i portavoci di vari gruppi a presentare brevemente il loro campo d’azione e il loro impegno per cause come la difesa delle donne, dei migranti e dell’ambiente. Tutti avranno posto nella Marcia. Non sono mancati vari interventi poetici in omaggio a Gandhi, poiché il 2 ottobre è stato designato come Giornata Internazionale della Nonviolenza in quanto anniversario della sua nascita.
L’intero evento può essere visto sul canale TV del Congresso