Nella Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità (3 dicembre), l’UNICEF celebra i diritti, i contributi e il potenziale di tutti i bambini che vivono con disabilità e incoraggia il Governo ucraino e gli attori umanitari ad assicurare una risposta umanitaria inclusiva delle disabilità in Ucraina, soprattutto per i bambini sfollati interni e le loro famiglie.
“I bambini con disabilità sono prima di tutto e soprattutto bambini e hanno gli stessi diritti di tutti gli altri bambini. Ogni attività umanitaria dovrebbe includere i bambini con disabilità e offrire assistenza e protezione adeguate e ambienti senza barriere. Nessun bambino dovrebbe essere lasciato indietro, soprattutto in tempi di guerra. Abbiamo bisogno di garantire che i bambini con disabilità siano visibili, siano protetti, come ogni altro bambino”, ha dichiarato Murat Sahin, Rappresentante dell’UNICEF in Ucraina.
L’UNICEF coopera con il Governo dell’Ucraina e i partner per aiutare i bambini con disabilità. Come parte della cooperazione, 19 organizzazioni municipali e della società civile in tutto il paese sono formate per fornire servizi di intervento tempestivo ai bambini con ritardi nello sviluppo e con disabilità.
L’iniziativa è attuata nell’ambito del progetto di Intervento tempestivo guidato dall’UNICEF e dal Centro di riabilitazione di Dzherelo, con il sostegno del Ministero delle Politiche sociali dell’Ucraina.
La partnership dell’UNICEF con il Centro di riabilitazione Dzherelo si focalizza sui bambini con disabilità. Grazie a questa partnership, negli ultimi 5 mesi, è stata effettuata un’analisi completa dei bisogni di 5.870 bambini sfollati interni: circa il 42% di questi bambini (2.465) sono stati identificati come colpiti da ritardi nello sviluppo o con disabilità. Questi bambini sono supportati da servizi sociali e per la riabilitazione o altri servizi specializzati, ove necessario.
Alla fine di marzo di quest’anno, l’UNICEF ha lanciato un programma di trasferimento di aiuti in denaro insieme con il Ministero delle Politiche Sociali, per raggiungere le famiglie che hanno 3 o più bambini e le famiglie con bambini che vivono con disabilità.
Circa 50.000 bambini con disabilità e le loro famiglie ne hanno beneficiato. L’UNICEF sta pianificando di fornire un secondo trasferimento a queste famiglie questo mese, che rappresentano le famiglie più vulnerabili tra le 200.000 famiglie che l’UNICEF ha già sostenuto con trasferimenti di aiuti in denaro.
Inoltre, l’UNICEF continua a rafforzare i servizi sociali su base comunitaria e i servizi specializzati nelle comunità con un gran numero di sfollati interni. Nell’ambito del progetto, sono stati acquistati e distribuiti alle famiglie dei bambini con disabilità dispositivi di assistenza, tra cui apparecchi acustici, sedie a rotelle, tecnologia di tracciamento oculare e sistemi di comunicazione alternativi. Le famiglie hanno ricevuto anche un sostegno psicosociale.
Inoltre, l’UNICEF ha facilitato la formazione di 57 organizzazioni della società civile, guidate da genitori di bambini e donne che vivono con disabilità.
Per assicurare una risposta umanitaria completa e inclusiva per la disabilità, c’è ancora bisogno di rafforzare e consolidare questi sforzi con le autorità nazionali e locali e con le organizzazioni umanitarie. È indispensabile che gli standard dei servizi per gli sfollati siano inclusivi e accessibili. La disabilità e l’inclusione devono diventare una priorità intersettoriale per tutti gli attori.
L’UNICEF lavora per costruire un mondo in cui i bambini e i giovani con disabilità raggiungano il loro potenziale, crescano sani, istruiti e protetti da pericoli, siano ascoltati e coinvolti dalle e nelle loro comunità. L’UNICEF lavora anche per garantire che i bambini con disabilità e le loro famiglie abbiano accesso ai servizi comunitari di base e supporto, ovunque essi vivano, in tempi di stabilità e di emergenze umanitarie.