Concluso questa notte il secondo salvataggio della Life Support di Emergency. L’imbarcazione di legno si trovava nella zona Sar maltese-tunisina. 72 persone tratte in salvo.
Intorno alle 04.30 di questa notte, la nave Life Support di EMERGENCY ha concluso il soccorso di 72 persone che si trovavano in acque internazionali, nella zona SAR maltese-tunisina, su un’imbarcazione segnalata nel pomeriggio da Alarm Phone.
Secondo quanto dichiarato dai naufraghi, la nave di legno, lunga circa 7 metri, era partita il 17 sera dalla costa libica ed era in acqua da più di 24 ore con direzione Lampedusa.
Dopo aver individuato l’imbarcazione a rischio capovolgimento, poco dopo l’una di notte, la Life Support di EMERGENCY ha informato tutte le autorità e ha subito attivato il rescue team.
“Il soccorso di questa notte è stato complicato dalle condizioni del mare, in peggioramento rispetto agli ultimi giorni, e dal fatto che le persone erano collocate su due livelli all’interno dell’imbarcazione” – ha dichiarato Carlo Maisano, coordinatore del Programma SAR di EMERGENCY. “Il soccorso si è comunque svolto senza particolari problemi”.
Tra i 72 superstiti, tutti uomini, ci sono 2 minori non accompagnati provenienti dalla Guinea Conakry, due egiziani e due eritrei. Tutti gli altri sono di nazionalità pachistana.
“Sono per lo più disidratati, a causa della durata e delle condizioni del viaggio che hanno fatto. Il nostro staff sanitario sta monitorando la situazione delle persone soccorse”- riporta Paola Tagliabue, responsabile medico presenta a bordo della nave Life Support.
La nave Life Support, partita il 13 dicembre dal porto di Genova per la sua prima missione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale, era in viaggio verso Livorno, il Port of Safety assegnato dal Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo quando ha ricevuto la segnalazione della barca in difficoltà.
Dopo questo soccorso, sono 142 in totale i superstiti a bordo della Life Support che ha già inviato la richiesta di conferma del Port of Safety dove farli sbarcare come previsto dalla normativa internazionale.