Da una parte le sprezzanti parole del Sindaco Dipiazza (“Perché dobbiamo dare assistenza a questi? […] Io non faccio più nulla per loro”), motivate da presunti danni causati dalle persone migranti in prima accoglienza a Campo Sacro, parole che fanno intendere come l’amministrazione comunale profonda sforzi nel gestire l’accoglienza, cerchi spazi e malgrado ciò non venga rispettata.
Dall’altra la realtà, ossia ragazzi, uomini, donne e bambini, nuclei familiari, per un totale di quasi 5.000 persone (la cui maggioranza avrebbe diritto alla protezione internazionale) arrivate o transitate negli ultimi due mesi a Trieste, a fronte di un centro di prima accoglienza a Campo Sacro che potrebbe ospitare solo un centinaio di persone, e dove ne sono stipate più del doppio in tende prive di riscaldamento, con i conseguenti effetti del sovraffollamento su strutture già fatiscenti (e comunque, anche per la gestione di Campo Sacro, neppure un euro viene dal Comune).
Persone richiedenti asilo e migranti in transito abbandonate in strada in inverno, con temperature che di notte sono prossime allo zero e continueranno ad abbassarsi, e che ricevono una prima assistenza solo dalle associazioni di volontariato come la nostra.
Il Sindaco ha ceduto alle pressioni della peggiore destra e si è rimangiato la promessa di aprire un dormitorio in città. Alla sua irricevibile domanda “Perché dobbiamo dare assistenza a questi?” rispondiamo: perché è vostro dovere occuparvi delle persone presenti nel territorio, della loro salute e incolumità. Non farlo è una precisa scelta politica, e sarete chiamati a risponderne.
L’Amministrazione Comunale non solo ignora ma denigra pubblicamente esseri umani in stato di bisogno, correndo consapevolmente il rischio che possano esserci morti per freddo. È per questo motivo che nell’ipotesi nefasta che qualcuno muoia, perché abbandonato in strada, riterremo responsabile questa Amministrazione ed esporremo denuncia per omissione di soccorso.
Il Sindaco, l’Assessorato alle Politiche sociali e, in generale, questa Amministrazione sono consapevoli del pericolo che corrono tutte le persone costrette a dormire in strada, sul cemento di Piazza della Libertà, intorno al perimetro della stazione, con la sola protezione dei sacchi a pelo e delle coperte donate dai nostri volontari e sostenitori, senza servizi igienici e senza neppure poter accedere al sottopasso ferroviario, anche in caso di pioggia e bora.
L’Amministrazione è colpevole dal momento in cui non predispone il piano di emergenza freddo dal 2020, non riapre l’Help center, non gestisce la prima accoglienza. In altre parole, questa Amministrazione è colpevole perché non sa amministrare. La scelta politica è chiara: non fare nulla per chi avrebbe diritto all’assistenza basilare, ad un riparo, al cibo.
È una scelta politica feroce e come tale la contrasteremo con ogni mezzo.