« Le intimidazioni e le minacce ai giornalisti sono innegabilmente una malattia che indebolisce la libertà di informazione e danneggia la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Le malattie trascurate, non curate possono degenerare e produrre danni peggiori all’organismo. Ed è forse ciò che sta accadendo ».
E’ il commento [1] di Ossigeno, l’osservatorio non governativo sui giornalisti minacciati e le notizie oscurate con la violenza, alla diffusione dei dati sulle intimidazioni di cui è vittima, alle volte, chi fa informazione, giornalista o blogger che sia.
In particolare, al 30 settembre 2022, sono 84 gli episodi intimidatori commessi nei confronti di giornalisti e conteggiati dal Ministero degli Interni che ha diffuso un comunicato negli scorsi giorni [2][3].
Per episodi intimidatori, tuttavia, le forze dell’ordine intendono esclusivamente quelle “classiche” ( minacce verbali, scritte ingiuriose o minacciose, invio missive minatorie, danneggiamenti, aggressioni fisiche, invio di proiettili ).
Il Ministero degli Interni precisa, in proposito, che 24 episodi intimidatori ( il 29% in totale ), sono avvenuti tramite il canale Web, in particolare con l’uso di Facebook (con 9 episodi) e di Instagram (con 6). Precisa altresì che solo 9 episodi sono di matrice riconducibile alla criminalità organizzata.
Ossigeno per l’informazione, tuttavia, ha presentato oggi ben altri numeri [4].
Secondo quest’organizzazione, infatti, vanno considerate anche le « intimidazioni e minacce realizzate attraverso querele e cause per diffamazione a mezzo stampa pretestuose o infondate frutto di una legislazione anacronistica e ingiusta, che mostrano il lato italiano di quell’uso scorretto del sistema giudiziario » [1].
Considerando tale metodo, le intimidazioni risultano in aumento: 564 episodi, il doppio dello scorso anno ( 288 ) e comunque in netto aumento rispetto al 2020 e al 2019 ( 495 e 472 casi, rispettivamente ) [5].
« Metà delle intimidazioni (48%) sono state attuate con querele pretestuose, cioè abusando del diritto di denunciare per diffamazione a mezzo stampa al fine di ostacolare la pubblicazione di notizie sgradite » [5].
Tra questi casi, il 18% delle intimidazioni giunge da parte di Autorità, Enti Pubblici, politici ( sindaci, etc ).
Pertanto, conclude il comunicato di Ossigeno, è necessario che « il mondo del giornalismo, le forze politiche, il Parlamento, il Governo adottino le opportune contromisure » [1].
–
Fonti e Note:
[1] Ossigeno, 27 dicembre 2022, “Giornalisti minacciati. 100% in più nel 2022 e meno denunce alle autorità”.
[2] Min Interno, 9 dicembre 2022, “In calo nei primi nove mesi del 2022 gli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti”.
[3] Min Interno, ott 2022, “Atti intimidatori nei confronti di giornalisti – 30 settembre 2022”.
[4] Ossigeno, 27 dicembre 2022, “Giornalisti minacciati. Cosa dicono i dati del Ministero e quelli di Ossigeno”.
[5] Ossigeno, 4 maggio 2022, “In Italia 384 giornalisti minacciati nel 2021. Ossigeno ha aggiornato i dati di dicembre”.