Ieri, venerdì 30 dicembre, in molte città iraniane si sono tenute grandi manifestazioni di protesta contro la repressione del regime degli ayatollah. Gli slogan più gridati sono contro Khaminei, la guida religiosa della Repubblica islamica dell’Iran. La più grande mobilitazione è avvenuta nel capoluogo del Belucistan, nel sud est del Paese, al confine con il Pakistan.
Il regime non attenua la morsa repressiva contro ogni forma di dissenso. L’illustratore Mehdi Bahman è stato condannato a morte durante un processo farsa, senza il diritto alla difesa. È accusato di spionaggio a favore di Israele per aver concesso nell’aprile scorso un’intervista a un canale televisivo israeliano. Argomento dell’intervista un suo libro tradotto in ebraico. Bahman è stato arrestato lo scorso ottobre per la sua partecipazione al movimento di protesta in seguito alla morte di Mahsa Amini. La cultura che crea ponti tra i popoli fa paura ai criminali integralisti.