Al termine dei Mondiali di calcio in Qatar, l’Associazione per i popoli minacciati (APM) si rivolge alla comunità internazionale perché continui a monitorare la situazione dei diritti umani nell’emirato.
Già durante i Mondiali, la pressione sul Qatar ha continuato a diminuire. Se la situazione dei diritti umani, ancora negativa, viene nuovamente dimenticata, il Qatar non farà altro che trascinare con sé il guadagno d’immagine della Coppa del Mondo. Non cambierà nulla nella situazione delle persone colpite.
Da quando la Coppa del Mondo è stata assegnata all’Emirato nel 2010, l’APM aveva messo in guardia sul fatto che il Qatar voleva usare questo grande evento sportivo per distogliere l’attenzione dal finanziamento di gruppi islamisti che commettono le più gravi violazioni dei diritti umani in molti Paesi.
Al termine della Coppa del Mondo, è emerso chiaramente che, nonostante lo scambio di critiche, il comportamento dell’Emirato non è cambiato. Soprattutto le persone che occupano posizioni di potere non hanno preso una posizione abbastanza chiara o non hanno tratto conseguenze dalle violazioni dei diritti umani.
D’altra parte, i tifosi di calcio in particolare hanno dimostrato con contro-eventi e boicottaggi privati che non vogliono vedere il calcio abusato per interessi politici ed economici. Questo dibattito critico deve continuare, perché anche la situazione delle minoranze religiose, delle donne, delle persone omosessuali e dei lavoratori ospiti è cambiata poco o per niente.
Per i regimi in cerca di influenza, i grandi eventi sportivi sono ancora attraenti. La Cina, ad esempio, si sta candidando per ospitare la Coppa del Mondo di calcio femminile del 2031.
La Cina commette le più gravi violazioni dei diritti umani su vasta scala contro le donne uigure. Vengono sterilizzate con la forza, costrette ad abortire, i loro figli vengono portati via e indottrinati in collegi statali. I farmaci vengono somministrati contro la loro volontà. Può uno Stato del genere organizzare la Coppa del Mondo di calcio femminile?
Regimi come il Qatar e la Cina si sostengono a vicenda nelle loro macchinazioni. Solo di recente il Qatar ha negato il genocidio degli uiguri. L’emirato sostiene la Cina nel bloccare un’indagine sul genocidio e su altre gravi violazioni dei diritti umani presso il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.