Nel 2000 le Nazioni Unite hanno proclamato il 18 Dicembre Giornata internazionale del migrante.
E’ la data dell’adozione della Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
La Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie vede la luce il 18 dicembre del 1990 ed entra in vigore nel 2003 grazie alla ratifica del Guatemala che consente di raggiungere il numero minimo (20) di ratifiche previsto.
Nonostante l’intensa attività dei Paesi interessati alla Convenzione, della società civile e delle Nazioni Unite, oggi la Convenzione conta solo 42 ratifiche di Paesi perlopiù originari dei flussi migratori. Poche perché questa Convenzione abbia delle reali prospettive.
Chi sono i migranti?
Per migrante si intende una persona che lascia il proprio Paese d’origine e si trasferisce a vivere in un’altra Nazione per migliorare la propria condizione di vita.
Le motivazioni che spingono una persona a cambiare sono tante.
La principale è quella economica: il migrante economico si sposta per trovare un lavoro retribuito e quindi aiutare la propria famiglia.
Esistono tante altre motivazioni: studio, problemi familiari, tratta e sfruttamento, necessità di cure specialistiche, guerre, povertà; recentemente, si è aggiunta anche la categoria del “migrante climatico”, vale a dire quella persona costretta a lasciare la propria casa a seguito di un disastro naturale.