Il neo-eletto presidente socialista Luiz Inácio Lula da Silva (Pt) ha annunciato la lista dei suoi ministri. Una lista che rappresenta la totale discontinuità con il governo fascista di Bolsonaro e che presenta Anielle Franco al Ministero dell’Uguaglianza Etnica.
Anielle Franco è giornalista, scrittrice, ex pallavolista, insegnante e sorella di Marielle Franco, attivista per i diritti umani, femminista impegnata per i diritti LGBTQ e consigliera di Rio de Janeiro, uccisa il 14 marzo 2018 per motivi politici da settori dell’ultradestra bolsonarista legati alla criminalità. Un omicidio su cui ancora non è stata fatta piena luce.
Nel 2020 Anielle Franco ha fondato il Marielle Franco Institute, con lo scopo di promuovere l’ascesa delle donne nere nella società brasiliana.
Questi gli altri ministri del prossimo governo brasiliano: Alexandre Padilha (Relazioni istituzionali), Marcio Macedo (Segreteria generale), Jorge Messias (Avvocatura generale dello Stato), Nisia Trindade (Salute), Camilo Santana (Istruzione), Esther Dweck (Gestione), Marcio Franca (Porti e Aeroporti), Luciana Santos (Scienza e Tecnologia), Cida Goncalves (Donne), Wellington Dias (Sviluppo sociale), Luiz Marinho (Lavoro), Silvio Almeida (Diritti Umani) e Vinicius Carvalho (Ragioneria generale dello Stato). Lo scorso 9 dicembre Lula ne aveva annunciati altri sei: Fernando Haddad (Finanze), Rui Costa (Casa civile), José Mucio (Difesa), Flavio Dino (Giustizia), Mauro Vieira (Relazioni estere) e Margareth Menezes (Cultura). Il vicepresidente della Repubblica, Geraldo Alckmin, guiderà il ministero di Sviluppo, Industria e Commercio, forte del sostegno degli ambienti evangelici.
Auguriamo un buon lavoro ad Anielle Franco per la difesa dei diritti delle minoranze etniche.