Dopo aver ricevuto l’appoggio di Paolo Mieli e Ilaria D’Amico ieri in onda su Rai2, gli attivisti di Ultima Generazione tornano in azione. Così Mieli in trasmissione: “In ogni tempo è stato così, ed è una cosa fondamentale. Penso che la protesta sia un dato fisiologico ”. D’Amico: “Continuate così”, supportando con queste parole le azioni di disobbedienza civile portate avanti da Ultima Generazione in Italia e dagli altri movimenti della rete A22 in tutta Europa.
Questa mattina alcuni sostenitori del gruppo Ultima Generazione sono tornati a bloccare le strade far sentire la voce della preoccupazione per la crisi climatica ed energetica. L’azione è avvenuta sulla Tangenziale Est verso le 12:30, all’altezza di Via Salaria.
Nel frattempo, intorno allo stesso orario, a Palazzo Bonaparte, all’interno della mostra dedicata a Van Gogh attualmente in corso, quattro cittadini e cittadine dello stesso gruppo hanno gettato della zuppa di piselli sul vetro di protezione de “Il seminatore”, dipinto nel 1888 da Vincent Van Gogh. Identificata insieme agli attivisti anche Laura Lezza, fotografa presente a documentare sul posto l’azione di questa mattina.
Zuppa di piselli sui campi di Van Gogh: la macchia del collasso climatico che oscura l’immagine di un futuro lieto
Tutto ciò che avremmo il diritto di vedere nel nostro presente e nel nostro futuro sta venendo oscurato da una catastrofe reale e imminente, così come questa zuppa di piselli ha coperto il lavoro nei campi, simbolo della sicurezza alimentare; la casa del contadino, figura del diritto ad abitare stabilmente, senza necessità di migrare a causa di siccità o inondazioni; la luce sprigionata in tutta la scena dal Sole, dunque l’energia pulita e abbondante di cui disponiamo, cruciale per attuare una giusta transizione ecologica. Sono questi i temi che ogni giorno dovrebbero essere sulle prime pagine dei canali d’informazione e delle agende politiche, ma che vengono invece discussi solo in seguito ad azioni di forte impatto, come quella di oggi a Palazzo Borghese o come le precedenti, simili, compiute nel Regno Unito da Just Stop Oil o in Germania da Letzte Generation. Anche queste campagne come Ultima Generazione, sono parte della rete internazionale A22.
Grido disperato e amore per la vita e per l’arte, non vandalismo
Quello degli attivisti non è vandalismo, ma un grido disperato di paura, giustificata dagli allarmi alzati da decenni dalla scienza. Il quadro, protetto da un vetro, come era nelle intenzioni dei cittadini non ha riportato danni. Non vandalismo violento, bensì manifestazione di un amore profondo per la vita e per l’arte, che solo attraverso un intervento serio e tempestivo dei Governi possono essere tutelate. Per questo motivo le azioni dirette nonviolente proseguiranno, finché i cittadini non avranno risposte dal proprio Governo sulle istanze di stop al gas e al carbone e di un deciso investimento nelle rinnovabili.
“Nessuno si sta adeguatamente prendendo cura della catastrofe che stiamo vivendo. Assistiamo a un collasso sociale e ambientale nella più totale indifferenza da parte dei Governi, il cui incarico dovrebbe essere indirizzato soprattutto alla tutela dei cittadini. Eppure, nonostante gli allarmi ormai decennali della comunità scientifica mondiale, finora è irrisoria l’entità dei cambiamenti virtuosi in termini di politiche sostenibili generali. Frustrante è poi assistere alla vanità di sforzi e di movimenti di protesta per domandare un cambio di rotta. Mi chiedo quale futuro ci aspetti se tanti sono l’ignoranza, l’inazione e il negazionismo del nostro tempo”. Così ha dichiarato Laura, oggi alla sua seconda azione con Ultima Generazione.
“Ho sempre amato l’arte. Arte e opere credo non siano solo bellezza da ammirare nei musei. Io vedo in queste un veicolo per portare un messaggio. Certo, lanciare della passata di piselli sul vetro di un quadro è discutibile, quasi assurdo, ma ancora più assurdo è il fatto che, per creare uno spazio di ascolto per la preoccupazione e per l’emergenza che rappresento oggi, io debba compiere questo atto eclatante. Ancora più controverso è che a preoccupare maggiormente le persone sia il vetro sporco di un quadro piuttosto che il nostro futuro sporcato dalle conseguenze del collasso eco-climatico: stenti, fame, sete, conflitti, migrazioni ed epidemie. Vogliamo proteggere l’arte? Proteggiamo allora in primis le nostre vite e quelle delle generazioni future”. Così Bjork, 20 anni.
Le richieste del movimento sono:
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interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale;
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procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20 GW nell’anno corrente, e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili.
Per capire chi siamo e come agiamo, è possibile seguire le presentazioni della campagna. Ogni domenica sera alle h 21:00 è possibile seguire una presentazione online su zoom, iscrivendosi a questo link.