Ieri sera le 35 persone ancora bloccate a Catania sulla nave Humanity 1 sono finalmente sbarcate. “Siamo sollevati dal fatto che le persone abbiano potuto scendere a terra e che a tutti i soccorritori in difficoltà in mare sia stato finalmente assegnato un porto sicuro, come previsto dalla legge marittima. Con lo sbarco di tutte queste persone siamo riusciti a completare la nostra seconda operazione di salvataggio. Tuttavia, siamo inorriditi dal palese disprezzo della legge e dei diritti umani da parte delle autorità italiane. Allo stesso tempo, siamo grati e fiduciosi grazie alla straordinaria solidarietà che abbiamo sperimentato in tutto il mondo negli ultimi giorni – dal Canada all’Australia e soprattutto qui in Italia.” Lo ha dichiarato Till Rummenhohl, responsabile delle operazioni navali di SOS Humanity e attualmente a bordo della Humanity 1, definendo “abominevole” quello che è successo negli ultimi giorni. La Ong ha avviato un’azione legale contro il nuovo decreto emanato dal governo italiano, ritenendolo illegale.
Rummenhohl ha poi annunciato che SOS Humanity ricomincerà le operazioni di ricerca e soccorso il prima possibile. “Non importa quale sia la situazione politica in Italia o nell’UE in questo momento; le persone stanno fuggendo dalla Libia perché lì subiscono terribili maltrattamenti e per salvarsi la vita non hanno altra scelta se non quella di intraprendere un viaggio pericoloso attraverso il Mediterraneo”.