“Ancora cinque anni di governo del centrodestra e in Lombardia non rimarrà più nulla del Servizio Sanitario pubblico”. Allarme di Marco Caldiroli, Presidente nazionale di Medicina Democratica e Angelo Barbato, Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute.
La sanità lombarda gravemente malata si può e si deve salvare per garantire il diritto alla salute per tutti e ci sono le condizioni per farlo: è quanto emerso dall’incontro promosso dal Coordinamento Lombardo per il diritto alla Salute Dico 32, svoltosi a Milano alla sede ARCI di Via Bellezza, a cui hanno partecipato esponenti di tutte le forze politiche di opposizione in Regione, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni.
“Abbiamo vissuto un momento importante perché questa è stata la prima occasione di confronto sulla sanità fra tutte le opposizioni in vista delle elezioni regionali. Come associazioni – hanno dichiarato Marco Caldiroli, Presidente nazionale di Medicina Democratica e Angelo Barbato, del Coordinamento per il Diritto alla Salute Dico 32- abbiamo presentato una proposta precisa articolata in 23 punti per rilanciare la sanità pubblica nell’interesse di tutti i cittadini lombardi. L’abbiamo consegnata a tutte le forze di opposizione, alle quali chiediamo di costruire le condizioni per realizzare un profondo cambiamento nel governo della regione.”
“I partiti hanno accolto positivamente la nostra piattaforma – ha sottolineato Vittorio Agnoletto – come punto di partenza, riservandosi di inviarci osservazioni e alternative su alcuni punti specifici, che aspettiamo. Non tocca a noi proporre schieramenti elettorali, ma lanciamo l’allarme: ancora cinque anni di governo del centrodestra e in Lombardia non rimarrà più nulla del Servizio Sanitario Pubblico. Questa nostra proposta è antitetica e inconciliabile con le scelte operate da chi sta governando la Lombardia.”
Tantissimi gli interventi di esponenti dei partiti di opposizione, dei sindacati e delle associazioni che si sono succeduti nella mattinata, fra cui Maria Elisa Sartor, Università di Milano, Fabio Pizzul, PD, Michele Usuelli, +Europa, Marco Fumagalli, M5S, Fabrizio Baggi, Rifondazione Comunista, Donatella Albini, Sinistra Italiana, Salvatore Monteduro, UIl, Alessandro Pagano, segretario generale Cgil Lombardia, Elisabetta Strada, Civici Europa, Niccolò Caretta, Azione, Mario Mazza, Acli, Luca Bergo, Alleanza Verdi Civici, Gilberto Rossi, Verdi, Beatrice Valla, Sial Cobas, Massimo Cortesi, Arci e Gioia Sacchetti, Prima la Comunità.
Condivisione su programmazione e potenziamento servizio pubblico; revisione sistema accreditamento e controllo effettivo da parte della Regione; mantenimento delle agende delle liste d’attesa sempre aperte, con un’unica lista d’attesa per tutte le strutture pubbliche e accreditate; rifiuto dei medici a gettone nel servizio sanitario pubblico sono alcune delle osservazioni fatte. Si è aperto un confronto che proseguirà nei prossimi mesi per costruire un’alternativa all’attuale giunta regionale.