A più di un anno dall’avvio del PNRR, il Governo non ha ancora provveduto a rispettare gli impegni che esso stesso si è dato in termini di trasparenza del Piano. Una situazione divenuta oramai insopportabile, soprattutto a fronte della profonda scarsità di informazioni che non permette ai cittadini e alle cittadine né la possibilità di svolgere azioni di monitoraggio civico, né di conoscere lo stato di attuazione di progettualità che, ricordiamo, sono finanziate con denaro pubblico prevalentemente a prestito. Ricordiamo che la legge di bilancio per il 2021 impegnava il Governo a rilevare i dati di attuazione finanziaria, fisica e procedurale relativi a ciascun progetto del PNRR e a renderli disponibili in formato elaborabile.
Per questo, stamani 30 novembre, 47 realtà della società civile in rappresentanza di cittadini e cittadine, associazioni, gruppi, movimenti, università e centri di ricerca, hanno inviato una “lettera aperta” alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ed al Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, denunciando il grave ritardo nella messa a disposizione di dati ed informazioni fondamentali per comprendere l’andamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. associazioni che fanno parte dell’Osservatorio civico, insieme ad altre organizzazioni attive della società civile.
Le Associazioni denunciano che “sul sito web ItaliaDomani sono elencate quattro procedure di gara e circa 5.000 progetti, le cui informazioni sono aggiornate a maggio 2022 e riguardano soltanto un miliardo di euro. Non esiste un luogo unico e facilmente accessibile in cui reperire e consultare le schede progetto per conoscere i dettagli dei singoli interventi e scaricare i documenti rilevanti. Cittadini e cittadine non possono sapere né cosa è previsto negli interventi che verranno realizzati nei propri quartieri e che avranno un impatto sulle loro vite e sulla loro quotidianità, né sullo stato di avanzamento di questi interventi e del Piano nel suo complesso. Non avranno dunque modo alcuno di farsi una opinione e di incidere su scelte fondamentali per il Paese, per la maggior parte finanziate con fondi chiesti in prestito all’Unione Europea.”
Le realtà firmatarie della lettera chiedono al nuovo Governo un impegno concreto per: la pubblicazione completa, tempestiva e in formato aperto dei dati relativi ai progetti del PNRR; l’obbligo di pubblicazione delle schede progetto per enti e istituzioni (sull’esempio della Banca dati nazionale dei Contratti pubblici o dell’Anagrafe Nazionale delle Opere Incompiute); la pubblicazione di un resoconto trimestrale sul piano, con bandi e avvisi, milestone e target, stato di approvazione e di avanzamento (sull’esempio dei dati reperibili sul portale OpenCoesione); l’informazione puntuale sugli indicatori di monitoraggio relativi alle tre priorità trasversali: riduzione dei divari di genere, generazionali e territoriali.
Il PNRR –già gravato da ritardi e incongruenze e su cui già inizia ad aleggiare lo spettro di un possibile fallimento – sarà – comunque vada – un’occasione persa in assenza del pieno coinvolgimento di tutte le parti in causa, a partire dalla cittadinanza. E la trasparenza e la disponibilità dei dati sono la condizione per garantire a cittadini e cittadine la possibilità di essere coinvolti, promuovere il dibattito, esercitare il controllo civico, intervenire per scongiurare sprechi e decisioni sbagliate su un piano che avrà un impatto decisivo sul futuro del nostro Paese.
Per maggiori informazioni: https://www.datibenecomune.it/2022/11/30/datioggi-pnrr-bene-comune.