La polizia ha sparato contro i manifestanti a Khash, nel Belucistan e a Tabriz, nell’Azarbaijan orientale. Secondo Radio International dell’opposizione iraniana, che trasmette dall’estero, ci sono stati morti e feriti. In tutte le città ci sono movimenti di protesta per commemorare le vittime e chiedere la fine del regime degli ayatollah. A Karaj la polizia ha fotto ricorso agli elicotteri per disperdere i numerosi manifestanti, sparando dall’alto lacrimogeni e bombe sonore.
Secondo la ong Hrana, gli arrestati dall’inizio delle proteste a settembre sono oltre 14mila. Tra loro ci sono avvocati e giornalisti, ma anche artisti, come il rapper Toomaj Salehi, che aveva espresso sostegno per le proteste. Fermato il 30 ottobre, secondo la famiglia l’artista è stato trasferito da un penitenziario di Isfahan nel famigerato carcere di Evin a Teheran, noto come la prigione dei dissidenti. Qui sarebbe in custodia anche Alessia Piperno, la trentenne italiana che si trovava in Iran quando sono esplose le proteste ed è stata detenuta pochi giorni dopo l’inizio delle dimostrazioni.