Si chiama Chiara Raggi la cantautrice riminese che dopo i primi giorni è saldamente in testa -un migliaio di preferenze pari al 78% dei voti espressi- nella finale di Eurovision delle lingue minoritarie.
Il concorso si svolge nella famosa città galiziana di Santiago di Compostela e vede la partecipazione di numerosi cantanti e gruppi musicali che si esibiscono nei dialetti e lingue minoritarie presenti in tutta Europa.
Chiara (Kjara in Esperanto) da tempo compone e canta in Esperanto, una lingua che secondo la cantautrice ha la grande capacità di unire persone e culture diverse sotto la stessa bandiera di pace e uguaglianza. Principi tanto più validi in un contesto come quello dell’Eurovision delle lingue minoritarie in cui è implicita la difesa della diversità e democrazia linguistica oltre che l’affermazione della dignità di ogni minoranza etnica e culturale.
I consensi ottenuti da Chiara con il suo brano Mozaiko testimoniano l’apprezzamento per la cantautrice italiana e per il valore dell’Esperanto lingua in grado di superare, senza prevaricazioni, le barriere linguistiche che costituiscono uno dei maggiori fattori di incomprensione tra i popoli.