Ieri sera si sono conclusi a Catania gli sbarchi dalla nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere. Come nel caso della Humanity 1, della Ong tedesca SOS Humanity, è stata applicata la disumana e illegale regola, ultima invenzione del governo Meloni, secondo cui si può distinguere tra chi “merita” lo sbarco e chi non è considerato abbastanza vulnerabile da scendere a terra: su 572 migranti a bordo, infatti, ne sono sbarcati 357, mentre 215 sono rimasti sulla nave.
“Un’operazione di soccorso si può considerare terminata solamente una volta che tutti i sopravvissuti sono stati fatti sbarcare in un luogo sicuro. Lo sbarco selettivo e parziale, come quello proposto dalle autorità italiane, non è da considerarsi legale secondo le convenzioni di diritto marittimo” denuncia Medici Senza Frontiere. “Secondo il diritto internazionale una nave non è responsabile dell’accoglienza a bordo dei sopravvissuti laddove siano possibili soluzioni alternative. Inoltre, il governo responsabile dovrebbe prendere ogni misura necessaria per far sì che i sopravvissuti restino a bordo il minor tempo possibile, secondo quanto stabilito dalle Linee Guida sul Trattamento delle Persone Soccorse in Mare”.
“Dopo aver rischiato la vita in mare per fuggire dalla Libia, 572 persone sono rimaste ostaggio di scelte politiche disumane per più di 10 giorni a bordo di una nave, invece di vedersi riconosciuto il diritto a sbarcare in un porto sicuro. Dopo tutto ciò, queste persone devono oggi anche assistere al cinico spettacolo della politica che gioca con le loro vite. Tutti coloro che sono a bordo della Geo Barents devono poter sbarcare immediatamente, per ricevere assistenza e veder riconosciuto il loro diritto a chiedere protezione”, sostiene Juan Matias Gil, capo missione di Medici Senza Frontiere.
Concetto ribadito da Sos Mediterranee, la cui nave Ocean Viking chiede invano da giorni l’indicazione di un porto sicuro: “La selezione dei naufraghi è disumana e mette a rischio la loro sicurezza e salute. Tutti i sopravvissuti sulla Ocean Viking, la Humanity 1, la Geo Barents e la Rise Above devono poter sbarcare, senza distinzioni. Queste continue violazioni del diritto umanitario e marittimo sono inaccettabili.”