Lanciata nel corso di una folta ed attivamente partecipata assemblea studentesca, tenutasi lo scorso 30 settembre, stamattina si è svolta la manifestazione indetta dal Coordinamento degli studenti. Al concentramento di piazza Verdi (davanti al teatro Massimo di Palermo) numerosi gli studenti che hanno aderito alla mobilitazione contro la fatiscenza delle strutture scolastiche della città.
Al corteo hanno preso parte gli studenti del “Catalano”, del “Cannizzaro”, del “Vittorio III”, del “Regina Margherita”, del “Pietro Piazza”, dell’ “Umberto I”, del “Gioeni-Trabia Nautico”, dell’ “Almeyda”, del “Basile” di Monreale e del “Benedetto Croce” – sia della sede centrale che la succursale di via Corazza.
Dopo avere attraversato l’asse di via Maqueda per raggiungere Palazzo Comitini, sede della Città Metropolitana – l’ente istituzionale che ha ereditato le competenze in materia (si tratta di compiti di istituto che già ricadevano in capo alle soppresse provincie regionali) – una delegazione di studenti «è salita per incontrare le istituzioni e pretendere – dicono i giovani discenti – soluzioni immediate per le strutture scolastiche fatiscenti».
Bisogna ricordare che – così come scrivono ancora in uno dei comunicati postati sui social – «La scintilla che ha portato il coordinamento Studenti Palermitani a tornare in piazza a qualche settimana di distanza dalla manifestazione per il Clima del 23 settembre mattina, è la situazione che sta vivendo il liceo Albert Einstein».
Si tratta della vertenza avviata dagli studenti dello scientifico “Einstein” che hanno protestato a seguito della paventata ipotesi di far traslocare “cinque classi nei locali della scuola Einaudi-Pareto”, a causa del crescente numero di iscritti e dell’elevato numero di alunni presenti nella sede centrale.