Quello che denunciamo da anni e a cui assistiamo ogni giorno nel Mediterraneo oggi è un atto di accusa formale.
Frontex è stata testimone dei respingimenti illegali di migranti in almeno sette casi documentati, è rimasta inerte davanti a circostanze in cui decine di persone hanno rischiato di perdere la vita o peggio sono morte, ha insabbiato le possibili indagini sulle violazioni dei diritti umani fondamentali delle persone nel Mediterraneo.
Tutto è nelle carte dell’OLAF, l’organismo antifrode della Commissione Europea, nelle 120 pagine svelate dal quotidiano Domani che hanno portato alle dimissioni del direttore esecutivo dell’Agenzia, Fabrice Leggeri.
Uno scenario ignobile, ingiustificabile e criminale, una sistematica violazione dei diritti umani su cui ci auguriamo che i responsabili siano giudicati.
Frontex non può essere riformata, va solo abolita.