Nonostante sia ampiamente risaputo che la città di Brescia è tra le aree con il più alto livello di inquinamento dell’aria in Europa e con il più alto numero di decessi conseguenti allo smog, continuano a salire i valori delle PM2,5 e delle PM10, quest’anno addirittura dal mese di ottobre. Viene inoltre superato di non poco il limite dei 35 giorni di esuberi di PM10 che consentivano di non dover incorrere nelle sanzioni economiche previste dall’Unione Europea.
Ancora una volta siamo tornati a essere fuorilegge senza che venissero adottate misure di contenimento tali che l’ambiente urbano e la salute della popolazione venissero salvaguardati. Le responsabilità della Giunta Comunale fanno così il paio con quelle della Regione, nel momento in cui altre città lombarde seguono la situazione di Brescia, condividendone la pericolosità. A questo punto, solo la consapevole mobilitazione delle cittadine e dei cittadini di Brescia e dei Comuni attigui può fermare chi in modo sistematico ci mette nella condizione di fragilità.
Di conseguenza si acuiscono i casi di aggravamento della salute, riconducibili all’inquinamento atmosferico: malattie polmonari, cardiache, allergie e asma, neoplasie e tumori della pelle; non da ultima la possibilità di contrarre più facilmente i coronavirus. Proprio su quest’ultimo punto è utile ricordare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ulteriormente modificato nel 2021 i livelli obiettivo di concentrazione rispetto al 2006:
- PM 10: il valore annuale passa da 20 a 15 µg/m³, quello sulle 24 ore da 50 a 45 µg/m³
- PM 2,5: il valore annuale passa da 10 a 5 µg/m³, quello sulle 24 ore da 25 a 15 µg/m³
- Biossido di azoto: il valore annuale passa da 40 a 10 µg/m³ e viene introdotto un valore sulle 24 ore pari a 25 µg/m³
- Ozono: si introduce un valore per il picco stagionale pari a 60 µg/m³
- Biossido di zolfo: il valore sulle 24 ore passa da 20 a 40 µg/m³
- Monossido di carbonio: si introduce un valore sulle 24 ore pari a 4 µg/m³
Per ciascun inquinante, sono stati anche aggiornati gli obiettivi intermedi, ovvero i livelli di inquinanti atmosferici superiori ai valori guida, che i governi di aree altamente inquinate possono utilizzare per sviluppare politiche di riduzione dell’inquinamento realizzabili in tempi realistici. Gli obiettivi intermedi dovrebbero essere considerati come steps verso il raggiungimento finale dei valori guida. Rimangono naturalmente validi i valori guida o valori di riferimento precedenti che non sono stati modificati nella versione 2021.
In conseguenza di tutto ciò il Tavolo Provinciale Basta Veleni chiede che le istituzioni, le realtà sociali e le popolazioni locali facciano la propria parte senza più indugi.
Il Gruppo di lavoro sulla qualità dell’aria di Basta Veleni:
Maurizio Bresciani, Cesare Giovanardi, Pietro Zanotti, Stefania Baiguera,
Francesco Catalano, Cesare Laconi, Carmine Piccolo, Luciano Rodella.