La data del 4 novembre viene celebrata con continuità dal fascismo fino ad oggi, per richiamare l’unità dell’Italia sotto il segno della guerra e dell’esercito.
“Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” nell’anniversario della fine del tragico conflitto mondiale del 1915-18 (16 milioni di morti) che costò al nostro paese un milione e duecentomila morti (600.000 civili e 600.000 militari).
Per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.
Vogliamo ricordare e onorare quei morti rinnovando l’impegno contro ogni guerra e la sua preparazione, dunque contro le guerre di oggi, contro le armi costruite per le guerre di domani.
Solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise.
Meno armi più difesa della vita, ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi per abolire la fame, la povertà, l’inquinamento del pianeta.
Drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio delle spese sociali.
L’Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari.
Uscita dell’Italia dalla Nato, uscita della Nato dall’Italia. No invio armi ai paesi belligeranti.
(Rete ambientalista Movimento di lotta per la salute)