Quest’anno la Tunisia ha ospitato la terza Conferenza Mondiale delle Donne, incentrata sulle “donne di base”. La prima si è tenuta a Caracas, in Venezuela, nel 2011 e la seconda a Kathmandu, in Nepal, nel 2016.
La Conferenza si è svolta dal 3 al 10 settembre, con diversi workshop ed eventi. Il primo giorno, circa 500 persone di diverse nazionalità, genere e fasce d’età hanno partecipato e mostrato la loro solidarietà a tutte le donne del mondo.
L’evento è iniziato con una marcia. I e le rappresentanti di varie organizzazioni si sono uniti alla marcia e hanno intonato i loro slogan per chiedere l’emancipazione delle donne, l’uguaglianza di genere e i diritti della comunità LGBT. Ognuno ha espresso i propri canti nelle rispettive lingue, ma il più importante, che ha riunito tutti, è stato quello francese “So…so…so…solidarité avec les femmes du monde entier”. Ogni persona, che capisse o meno la lingua, ha fatto del suo meglio e ha alzato la voce per chiedere solidarietà a tutte le donne del mondo.
Dopo la marcia, tutti si sono riuniti nella sala conferenze della “Città della Cultura” in attesa dell’inizio della conferenza. Il primo evento è iniziato con un intervento degli organizzatori che hanno applaudito gli sforzi e l’impegno delle persone nell’aderire al movimento. Hanno spiegato che il tema di quest’anno, “donne di base”, riflette la metafora della donna come base di ogni società e parte integrante del nostro mondo.
Successivamente, una rappresentante del Ministero delle Donne, della Famiglia e dell’Infanzia ha dato il benvenuto alle organizzazioni e ha sottolineato il ruolo essenziale delle donne come partner paritarie e capaci nella società. Le donne provenienti da diversi continenti, ognuna in rappresentanza del proprio Paese, si sono presentate e hanno parlato dei loro campi di attività.
Il tono dell’evento si è poi alleggerito quando una cantante palestinese ha iniziato a cantare e a suonare una canzone tradizionale. In quel momento, le persone sono salite sul palco, si sono unite alla cantante e hanno ballato insieme. Che capissero o meno il testo non faceva differenza: erano lì per divertirsi. Decine di persone, con la bandiera del proprio Paese o della propria organizzazione, si sono tenute per mano e hanno ballato insieme la “dabke” palestinese.
Il primo giorno della conferenza è stato entusiasmante e caratterizzato dalla presenza di persone di sesso, etnia, nazionalità ed età diverse, che hanno viaggiato fino in Tunisia con il proprio budget per aiutare, partecipare e parlare a questo evento internazionale. Tutti hanno poi atteso con ansia gli eventi in programma durante la settimana.
La Conferenza è durata fino al 10 settembre con vari eventi, workshop e contenuti interessanti che hanno dato voce alle organizzazioni per la difesa dei diritti delle donne.
Link utili:
Link alla pagina Facebook: https://www.facebook.com/WWC.Tunisie2022
Sito ufficiale della Conferenza: http://worldwomensconference.org/
Video Youtube: https://www.youtube.com/shorts/CvqSOFcpTP8
Traduzione dall’inglese di Thomas Schmid.
Revisione di Anna Polo