A Sanandaj, capoluogo della provincia iraniana del Kurdistan, si sono svolte manifestazioni notturne di protesta per la morte della giovane curda Mahsa Amini, in seguito alle torture subite in carcere.
Era stata arrestata a Teheran dalla polizia della moralità, perché il velo non era corretto. È entrata viva martedì in commissariato ed è stata trasportata il giorno dopo in ospedale in coma, dove dopo due giorni è spirata. La polizia sostiene che ha avuto un collasso cardiaco, mentre i medici dicono che la ragazza è arrivata in coma profondo, con segni di colpi sulla testa. I familiari hanno chiesto un’autopsia indipendente, prima di svolgere i funerali.
Le manifestazioni nella regione curda dell’Iran sono state fortemente partecipate e la polizia è intervenuta duramente con lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti.