Dopo lunga attesa è arrivata la comunicazione del ritiro del progetto di costruzione di un Inceneritore a Cavaglià. Questo è il risultato della battaglia condotta dagli amministratori, associazioni di cittadini e aziende che con determinazione hanno affermato la contrarietà all’opera nei modi e nelle sedi preposte.

La procedura è stata avviata dalla Provincia di Biella nel luglio del 2021 con il deposito della documentazione da parte del proponente, sono poi seguite varie fasi fino a giungere, a fine febbraio di quest’anno, alla concessione della proroga. Questa è stata richiesta dallo stesso proponente dati i tanti rilievi ben motivati che si sono accumulati nelle varie fasi della Valutazione d’Impatto Ambientale. Molti di questi rilievi arrivavano dalle osservazioni fatte, durante la fase di Inchiesta pubblica, dalle amministrazioni e dalle associazioni contrarie all’opera. Così a fine febbraio 2022 la Provincia di Biella ha concesso altri sei mesi al proponente per presentare integrazioni agli oltre sessanta punti su cui sono state rilevate lacune nella documentazione presentata.

Alla scadenza dei termini una lettera della azienda proponente comunica che le integrazioni non sono state presentate e che questa istanza per la costruzione dell’inceneritore di Cavaglià è ritirata e archiviata.

“E’ con grande soddisfazione che apprendiamo questa notizia” dichiara Lucia Scagnolato, consigliera del Comune di Cavaglià – tra le più attive nell’opposizione all’opera – “E’ un’importante battaglia vinta. L’abbiamo condotta per affermare che la Valledora ha già dato in termini di sacrifici. Ha già dato perché proprio qui sono stati per decenni stoccati rifiuti in diverse discariche, lasciando conseguenti bombe ambientali in eredità. Nonostante questo ora, con il ritiro del progetto dell’inceneritore, abbiamo la possibilità di costruire un futuro diverso dall’essere la pattumiera del Nord Ovest!”

Soddisfatta per la battaglia vinta anche la Presidente del Movimento Valledora. “E’ un fatto importante che apre prospettive nuove per il nostro territorio” dice Alba Riva “faremo in modo di tutelarci per il futuro e così rendere possibili alternative più attente all’ambiente e alle crescita dell’occupazione. Intanto ringraziamo tutti gli amministratori e i cittadini che si sono impegnati per fermare la realizzazione di questo ennesimo impianto per il trattamento dei rifiuti nella nostra zona.”

“Ora dobbiamo passare alla fase propositiva” dice Paola Gianotti, ultra ciclista e influencer, che ha sostenuto la battaglia contro l’inceneritore “siamo in una zona che si presta a percorsi in bici per amatori e cicloturisti, un settore in forte espansione che crea un interessante indotto microeconomico. Dobbiamo pensare al Canavese e al Biellese come un’area vasta vocata a queste attività.”

“I produttori agricoli, specie quelli che si occupano di produzioni biologiche” aggiunge Anna Andorno portavoce del Movimento Valledora “possono tirare un sospiro di sollievo e proseguire nel loro prezioso lavoro. Sono le sentinelle dell’ambiente, andrebbero sostenuti e ascoltati di più invece che messi in pericolo da fumi e ceneri da incenerimento”.

Alba Riva ci ricorda, infine, che “erano veramente tanti gli argomenti che il proponente avrebbe dovuto approfondire per poter sperare nell’approvazione del progetto. Per questo, già mesi or sono, abbiamo definito una missione impossibile la consegna della documentazione necessaria ”.

Insomma il vasto fronte che si è battuto perché questa opera non venisse realizzata ora ha il compito di disegnare e rendere possibile un futuro diverso per la Valledora, un futuro fatto di sentieri, piste ciclabili, produzioni locali e eccellenze biologiche, un futuro che si realizzerà quanto più si farà tesoro della compattezza e determinazione costruita con questa battaglia vinta.

MOVIMENTO VALLEDORA