Oltre il danno, la beffa. Il 7 agosto i trecento manifestanti NO MUOS accorsi a Niscemi per contestare « la militarizzazione del territorio siciliano » erano stati « violentemente repressi dalla polizia con l’uso di idranti e lacrimogeni CS » [1].

Tale immotivata violenza poliziesca era stata documentata in loco dal prof. Antonio Mazzeo, noto esponente del mondo pacifista e anti militarista [2].

Oggi giunge notizia che « è arrivata una chiamata dalla DIGOS ad Antonio Tralongo, compagno palermitano militante del Partito Comunista dei Lavoratori, del Comitato di Base NO MUOS e attivista sindacale della CUB, riguardante “un atto da dover andare a firmare in Questura”» [3] .

« L’atto in questione è una denuncia ad opera della Questura di Caltanissetta perché il sopracitato compagno è stato responsabile del corteo svoltosi a Niscemi ».

Il movimento politico Sinistra Libertaria, il Partito Comunista Italiano, questi a voce del proprio segretario regionale siciliano Vittorio Gambuzza, e il sindacato CUB SUR Trapani esprimono la propria solidarietà al compagno Antonio Tralongo.

« Oggi – dichiarano –, leggi liberticide attaccano sempre di più l’espressione del dissenso. In ultimo, vanno ricordati i Decreti Salvini approvati dal governo Conte I e mai modificati dal governo della sedicente “sinistra” del governo Conte II ( M5S – PD ). Contro chi ci mette la faccia perché crede in una società più giusta si compie l’ennesimo atto di repressione delle istituzioni ».

Contemporaneamente le stesse organizzazioni denunciano l’uso ancora permesso da parte delle forze di sicurezza italiane dei gas CS, nonostante una convenzione internazionale del 1995 firmata anche dall’Italia ne bandisca produzione e uso in scenario bellico.

« Ci troviamo nell’assurdo – concludono Sinistra Libertaria, PCI e sindacato CUB – che le armi vietate contro i militari stranieri su un terreno di guerra sono ammesse contro i civili cittadini italiani ».


Fonti e Note:

[1] Partito Comunista dei Lavoratori, 10 agosto 2022, “Mobilitazioni No MUOS in Sicilia”.

[2] Antonio Mazzeo blog, 8 agosto 2022, “Contro i No MUOS a Niscemi, prima gli idranti e poi le armi chimiche al CS”.

Mazzeo, sul proprio blog, assieme a mostrare le foto delle cartucce CS rinvenute, dichiarava: « L’Italia ha ratificato la Convenzione che bandisce la produzione e l’uso di armi chimiche in ogni scenario bellico con la legge n. 496 del 18 novembre 1995. Le forze dell’ordine, però, usano i gas CS vengono per reprimere le manifestazioni di protesta ».

E ancora: « Dalla Val di Susa alla Sicilia, passando dai tragici fatti del G8 di vent’anni fa a Genova, il lancio di lacrimogeni con il velenoso composto chimico è divenuto una costante “tossica” della malagestione dell’ordine pubblico da parte delle forze di polizia, in un clima di impunità nonostante le palesi violazioni di diritti fondamentali e inalienabili ».

« L’ultimo attacco con armi chimiche al CS è avvenuto domenica 7 agosto a Niscemi (Caltanissetta) ai danni dei pacifici manifestanti No MUOS che si erano dati appuntamento per chiedere lo smantellamento delle tre grandi antenne del sistema di trasmissione satellitare che governa tutte le guerre globali delle forze armate USA ».

[3] Partito Comunista dei Lavoratori, 29 agosto 2022, “Sui fatti di Niscemi e del MUOS. Giustizia per Antonio!”.

Articolo originale: https://www.sinistralibertaria.it/solidarieta-ad-antonio-manifestante-no-muos-denunciato/