Maschio Angioino, Napoli alle 16
In occasione di A BORDO, il Festival di Mediterranea a Napoli, ci sarà una prima mobilitazione di piazza, che vedrà la partecipazione anche di David Yambio, portavoce di Refugeesinlibya, il gruppo di centinaia di uomini e donne che hanno presidiato per mesi la sede dell’UNHCR di Tripoli, chiedendo di essere evacuati nel paese, e che sono stati repressi nel sangue dalle milizie libiche. Ma il 3 settembre sarà solo il primo appuntamento di una campagna più complessiva che prevede:
– la costruzione di materiali informativi per una campagna di sensibilizzazione ed educazione con gli istituti scolastici di II grado;
– la verifica su scala nazionale delle possibilità di elaborare percorsi giuridici, con raccolta di dati e testimonianze, per sollecitare un’inchiesta alla corte penale internazionale sulle gravissime responsabilità in termini di vite umane del memorandum Italia-Libia;
– rivendicare trasparenza sul testo del memorandum e fare pressione pubblica su quelle agenzie delle Nazioni Unite, segnatamente OIM e UNHCR che forniscono copertura alla retorica ipocrita sul controllo e il rispetto dei diritti umani nella Libia attuale;
– attivarsi nuovamente, su tutto il territorio nazionale durante l’autunno, per dare corpo e sostanza ad una campagna di mobilitazione diffusa in presenza e attraverso i social media
Mediterranea Saving Humans,Mediterranea Napoli, CGIL Immigrazione, Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo, Movimento Migranti Rifugiati, Padre Alex Zanotelli e Digiuno di Giustizia, Libera Campania, ASGI, SOS MEDITERRANEE Italia, Dedalus, LESS, Collettivo Small Axe, Refugees Welcome Italia, Le Veglie contro le morti in mare, Avvocato di Strada ODV.
Largo 11 settembre (Prefettura Corso Monforte), Milano, dalle 16 alle 18,30
Lo scellerato accordo tra Italia e Libia ha prodotto violenze, torture nei lager libici, migliaia di morti nel Mar Mediterraneo, trasformato in un cimitero. La miope politica europea, che vede nella chiusura dei confini la sicurezza dei suoi cittadini, non fa i conti con la realtà. Le migrazioni non possono essere fermate dalla violenza delle polizie armate di Frontex e di confine europee. Si fugge da inferni! Migrare è un diritto umano!
Solo la pace e la collaborazione reale tra i popoli possono rendere possibile una stabilità residenziale delle persone, nonché il diritto a muoversi attraverso canali legali e sicuri.
– Basta con i finanziamenti ai lager.
– Basta con i finanziamenti a Stati dittatoriali, che ricattano con i corpi martoriati e le sofferenze dei migranti, di cui fanno anche mercato.
– Basta con accordi di comodo, ma assolutamente controproducenti sotto tutti gli aspetti.
– Sì a progetti e politiche intelligenti, lungimiranti e umane; NO AI CPR (centri per il rimpatrio).
– Sì a piani di accoglienza ragionati e proficui per tutti. L’accoglienza può essere un’opportunità di sviluppo sociale ed anche economico.
È possibile.
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