Le promesse israeliane all’Egitto per la liberazione del detenuto Awawdeh e del dirigente di Jihad Islamica Bassam Saady non sono state applicate.
La Corte Suprema di Tel Aviv ha negato la liberazione di Awawdeh, che giace sul letto di morte in ospedale dopo nove mesi di sciopero della fame in carcere ed è sotto arresto amministrativo senza accuse e senza processo.
L’arresto preventivo di Saady è stato rinnovato per un’altra settimana, in attesa della preparazione dei dossier dei servizi, da sottoporre alla Corte.
Durante le trattative indirette per la tregua a Gaza, il governo Lapid aveva promesso al Cairo di liberare i due detenuti. Dopo questo inganno, il capo dei servizi di sicurezza egiziani, Kamel, ha cancellato la sua visita a Tel Aviv.
Da oggi è in vigore in tutte le carceri israeliane uno sciopero della fame di tre giorni, osservato da tutti i detenuti politici palestinesi, per rivendicare i minimi diritti pattuiti con le amministrazioni carcerarie come l’ora d’aria.
I detenuti chiedono la liberazione di tutti i prigionieri sotto carcerazioni preventive.