Si è costituita un’assemblea nazionale permanente delle realtà che intendono opporsi al vergognoso RINNOVO DEL MEMORANDUM ITALIA LIBIA, previsto per il 2 novembre prossimo.

L’Assemblea Permanente si è data il nome di “DIRITTO DI MIGRARE, DIRITTO DI RESTARE.”

La volontà di tutte e tutti noi – associazioni, realtà di base, singole persone – è quella di fare pressione affinché si giunga all’abolizione del Memorandum e di dar vita a iniziative di opposizione costante e resistenza alla deriva razzista e alla sistematica violazione dei diritti umani.

APPELLO

Rinnovo del Memorandum Italia-Libia, dobbiamo agire ora!

Dobbiamo fare in fretta perché il 2 novembre sarà troppo tardi. Occorre salvare dalla morte, dal lager o dalla tortura quelle migliaia di uomini, donne e bambini consegnati alla mercé di gruppi criminali. In particolare occorre sapere a quante violenze e abusi siano di continuo sottoposte in questi percorsi le donne migranti. E quanti minori spariscano nel nulla, vittime di innominabili crudeltà. Tutto questo si deve al pervicace rifiuto europeo di attivare flussi regolari e dignitosa accoglienza, perseguendo politiche estere che si ritorcono sempre di più contro gli interessi degli stessi cittadini europei.

Vogliamo impedire che vengano rinnovati gli accordi che Minniti e Gentiloni hanno stipulato con la Libia. Tali accordi – avviati nel 2007 e perfezionati con un “Memorandum di intesa” italo-libico tacitamente rinnovato ancora nel 2019 – prevedono modalità che violano qualunque principio di etica e di giustizia. Attraverso il Memorandum, l’Italia finanzia quindi da anni la Guardia Costiera libica e la dota di addestratori e motovedette. La nostra tecnologia viene messa a disposizione delle “milizie libiche”, perché possano individuare la posizione dei profughi in mare, per riportarli agli aguzzini, alla pratica della tortura a fini di estorsione e a tutto l’impensabile inferno dei lager. Nel solo 2021, 30.000 persone sono state intercettate in mare e riportate in Libia

Gli abusi e le sevizie che i migranti subiscono sono stati denunciati più volte dall’ONU, dalle organizzazioni internazionali, dai media non governativi e dall’autorevole voce del Papa, che ha usato più volte la parola “lager” per definirli. 

Ora la crisi di governo rende ancora più probabile la proroga tacita del Memorandum Gentiloni-Minniti del 2017, poi confermato e rafforzato da Salvini. Il quadro internazionale e l’assenza di una prospettiva immediata di discontinuità nei rapporti con il governo di Tripoli e con la sedicente “Guardia costiera libica” impongono un impegno ancora più forte, sia nella denuncia degli abusi di cui continuano a rendersi complici le autorità politiche e militari italiane, sia nel sostegno diretto delle vittime e di tutte le persone che cercano di fuggire dagli orrori indescrivibili dei campi di detenzione libici.

Se nessuno si opporrà nelle piazze, in Parlamento, ovunque, il 2 novembre prossimo l’intesa sarà nuovamente rinnovata. Tacitamente. Rendendo ancora una volta il nostro Paese complice di strage, di torture, stupri e morte.

Con l’attacco ai principi fondamentali della nostra Costituzione, con la violazione sistematica di tutti i trattati internazionali, con la cancellazione dei diritti più elementari delle persone, muore anche la nostra democrazia.

Denunciamo il pervicace rifiuto europeo di attivare flussi regolari e dignitosa accoglienza, perseguendo politiche estere che si ritorcono sempre di più contro gli interessi degli stessi cittadini europei.

Denunciamo il fallimento delle politiche europee in tema di migrazione e la gestione dell’accoglienza in Italia: insufficiente, inefficiente, discriminatoria e lesiva della dignità umana.

Vogliamo salvare dalla morte, dal lager o dalla tortura quelle migliaia di uomini, donne e bambini consegnati alla mercé di gruppi criminali.

Vogliamo sostenere il diritto di migrare, insieme a quello di restare in pace, sicurezza e dignità nei propri Paesi d’origine per un numero crescente di persone costrette a lasciare la propria terra per guerre, fame, repressione politica e disastri ambientali.

Assemblea Permanente “Diritto di migrare, diritto di restare”.

Per aderire, essere informati delle iniziative e impegnarsi  a partecipare attivamente, compilare il SEGUENTE MODULO: https://tinyurl.com/adesione-dirittodimigrare

oppure inviare una mail a: dirittodimigrare@gmail.com

Vi invitiamo a partecipare e a diffondere l’appello per essere pronti a partecipare alle iniziative che saranno messe in campo a breve.

Primi firmatari:

Associazione “Cooperazione Nord-Sud”

Associazione Evelina De Magistris

Associazione Soomaaliya

Baobab Experience

Carovane Migranti

Casa per la Pace Modena – OdV

Cobas Catania

Gruppo sulla stessa barca Livorno

La Casa di Amadou

Linea d’Ombra. OdV

Migrantes Modena Carpi

Movimento civile Umani per r-esistere – Firenze

MOXA/Modena per gli altri OdV.

Occhi Aperti per Costruire Giustizia OdV

Rete femminista ‘No muri no recinti’

Rete Milano OdV

Sezione ANPI Codè Montagnani-Marelli

Sulla stessa Barca – Bologna

Sulla stessa Barca – Livorno

Un’Altra Storia Varese

Veglie contro le morti in mare

Biblioteca delle Donne Bruzie

Ecofemminismo e sostenibilità

Agenzia stampa Pressenza