Mafie, depistaggi e corruzioni del Paese sporco, violenze maschili e patriarcato. Luana Ilardo e Ilaria Di Roberto, due vite in lotta.
È uno dei tratti che la accomunano, tra gli altri, ad un’altra persona che è nostra compagna di viaggio, le cui denunce, lotte e battaglie – di vita in primis – abbiamo pubblicato spesso su queste pagine: Ilaria Di Roberto.
La vicenda di Ilaria, le violenze subite e le persecuzioni, il suo percorso di rinascita, le sue denunce e riflessioni che sono andate molto oltre la sua sola vicenda personale donando lo sguardo e il cuore su tante, troppe, donne che cercano di sopravvivere all’oppressione criminale più antica della storia (dis)umana sono al centro di nostri articoli, sue riflessioni e diverse videointerviste. Le vessazioni e le persecuzioni contro Ilaria, da noi ripetutamente denunciate, sono proseguite anche in questi ultimi mesi.
Continuano a cercare di renderle la vita impossibile e la sua quotidianità è segnata in maniera opprimente da una «piccola città» a cui i primi versi della canzone di Guccini calzerebbero a pennello. Quanto sta vivendo e subendo, soprattutto subendo, Ilaria Di Roberto, affidandosi ancora alla musica si potrebbe descrivere con alcuni versi di una canzone del gruppo romano Assalti Frontali
«nella città che puzza da morire
la gente che resiste qui rischia di impazzire
un po’ d’aria, voglio una boccata d’aria
un po’ d’aria, cerco una boccata d’aria
nella città che puzza da morire
la gente che resiste qui rischia di impazzire
un po’ d’aria, voglio una boccata d’aria
un po’ d’aria, prendo una boccata d’aria…»
Rimandiamo alla lettura e all’ascolto delle sue parole, e ai nostri e suoi articoli, per ribadire ancora una volta quanto avviene contro di lei. Ora, necessario e doveroso più che mai.
La necessità di cambiare luogo (e che sia una donna sopravvissuta a subire, ad essere perseguitata fino a renderle la vita impossibile e costringerla ad andarsene dovrebbe far riflettere sul mondo patriarcale che ingabbia oggi come da millenni) l’ha portata a pubblicare questo video appello di lancio di una campagna di raccolta fondi, a cui è possibile contribuire da qui https://www.westernunion.com/it/it/home.html e qui https://www.facebook.com/donate/483882233104310/186726773770407/ per trovare una casa in Campania così da poter lasciare Cori.
Una società patriarcale che non rispetta una donna Nata Libera
«Ho avuto il senso di essere strappata in mille pezzi»
Il revenge porn e le orrende perversioni che corrono sempre più sulla rete
Revenge porn, perversione criminale contro le donne
Criminali complici dei carnefici
Il diritto all’autodeterminazione delle donne è inviolabile
In solidarietà a tutte le donne derise ed umiliate
«Voglio mostrare alle donne vittime di violenza come si vive non come si muore»
«Tutto ciò che sono», è uscito il nuovo libro di Ilaria Di Roberto
«Tutto ciò che sono», una rivalsa per le donne vittime della violenza patriarcale
Lilith, hanno cercato di oscurarla ma la sua ribellione risplende nei millenni
Cultura dello stupro, molestie da strada e l’industria della violenza sessuale
«Voglio mostrare alle donne vittime di violenza come si vive non come si muore»
«Tutto ciò che sono», è uscito il nuovo libro di Ilaria Di Roberto
(si può acquistare su tutti i principali bookstore online e sul sito della casa editrice qui https://www.europaedizioni.com/prodotti/tutto-cio-che-sono-ilaria-di-roberto/ )
L’appello alle donne: «tornate ad essere libere»
«Tutto ciò che sono», una rivalsa per le donne vittime della violenza patriarcale
Basta! Anche io ora dico la mia
Per le donne vittime di violenza essere sopravvissute è considerata una colpa in questa società
«Non siamo un sesso debole, siamo sopravvissute»
Condanna della Corte Europea per i Diritti Umani per vittimizzazione secondaria in tribunale
Non esistono carnefici buoni, le vere intenzioni si svelano sempre
Vigliacchi, violenti criminali pullulano, chi denuncia viene rimosso
Articolo originale qui https://www.wordnews.it/le-coraggiose-lotte-contro-le-violenze-di-oppressioni-criminali-di-luana-e-ilaria2