Non sarà una passeggiata per gli avvocati americani che rappresentano Julian Assange far emergere tutta la verità; intanto è stata avviata la procedura legale contro Mike Pompeo e la società di sicurezza UC Global, accusati entrambi di spionaggio illegale.
L’ex direttore della CIA ed ex segretario di Stato si è rifiutato di rispondere alle domande del giudice spagnolo Santiago Pedraz, che nel mese di giugno aveva inviato una rogatoria negli Stati Uniti per poter interrogare Mike Pompeo e l’ex capo della contro- sorveglianza William Evanina, riguardo all’esistenza di un piano per sequestrare ed ammazzare il fondatore di Wikileaks, Julian Assange.
Durante la conferenza stampa gli avvocati americani stampa hanno confermato l’esistenza di diverse prove dell’attività di spionaggio ordinata da Mike Pompeo ed eseguita dalla società di sicurezza UC Global.
Molta documentazione è riservata e coperta dal segreto, ma non sarà difficile dimostrare l’attività di spionaggio subita da giornalisti e altre persone che hanno fatto visita a Julian Assange quando si trovava nell’Ambasciata ecuadoregna di Londra. I dati trasmessi lasciano una traccia e questa porta ad IP di riferimento e di proprietà della CIA, anche se non è ancora chiaro tutto il percorso.
Ci sono importanti cambiamenti politici anche all’interno del Congresso degli Stati Uniti e questo è un ulteriore vantaggio: il senatore repubblicano Rand Paul sta chiedendo l’abrogazione della legge sullo spionaggio. Julian Assange rischia il carcere proprio in base a questa legge del 1917.
Altri elementi sono continuamente sottoposti ad analisi, ma sui tempi di risposta del Dipartimento di Giustizia non è possibile fare previsioni; è probabile che arriveranno lentamente, dunque sarà compito del team della difesa ricostruire e provare in modo definitivo e senza alcuna ombra l’attività di spionaggio ordinata dalla CIA nei confronti di Assange e di chi lo visitava.