In molti conoscono l’operato dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica presieduta da Michele De Luca, Marco Gentili e Mina Welby con tesoriere Marco Cappato, così come si è sentito parlare di sicuro della prima bocciatura dei referendum, da parte della Corte Costituzionale presieduta da Antonio Amato, riguardanti Eutanasia legale e Cannabis.
Notizia odierna è che la Corte di Cassazione ha confermate la bocciatura, già avvenuta da parte di tutte le Corti di Appello della lista “Democrazia e Referendum” di Marco Cappato. L’esclusione è avvenuta poiché le firme presentate erano in forma digitale e non cartacea (un procedimento non previsto dalle normative) e perché, secondo l’Ufficio Elettorale per la Camera della Corte d’Appello, erano state depositate oltre il termine.
Marco Cappato ha dichiarato: “Dopo avere boicottato i referendum su Cannabis ed Eutanasia, ignorato per anni le leggi di iniziativa popolare, affossato la piattaforma pubblica di partecipazione, hanno impedito la presentazione di liste con firma digitale. Ci vuole un bel coraggio“.
E ancora “… esclusione prevista, visto il ruolo notarile che ha scelto di svolgere la Cassazione, ma la Costituzione e un regolamento europeo ci danno ragione … Ricorreremo al giudice ordinario. Un decreto del governo eviterebbe una nuova brutta figura internazionale”.
“Il diniego di oggi non ci farà desistere. Nelle prossime 48 ore“, ha aggiunto Cappato “verranno predisposti ricorsi urgenti affinché si adeguino gli strumento digitali alle farraginose modalità di raccolta firme cartacee per la presentazione delle candidature per le elezioni politiche“.
“Le firme presentate sono un atto semplice per ridurre l’illegalità di queste elezioni. La firma digitale è ammessa per tutti i rapporti con la pubblica amministrazione tranne in questo caso, perché i partiti della “casta” non hanno bisogno di raccogliere le firme”
“E’ una discriminazione per coloro che non fanno già parte del Parlamento. Abbiamo già ottenuto la firma digitale per i referendum in primavera e non c’è nessun motivo al mondo perché non si possa fare per queste elezioni. Evidentemente la casta degli esentati non vuole che altri possano concorrere al gioco”.