Che sia il momento storico italiano per offrire qualche giusta indicazione e riflessione, ma anche approfondimento?
Siamo noi a poter e dover attuare qualcosa di diverso, da quanto fatto fino ad oggi, nelle nostre sedi elettorali il 25 settembre 2022.
Potremmo avere la facoltà di portare ad un effettivo cambiamento che i partiti politici, i parlamentari, lo Stato non potranno nascondere: gli elettori hanno dato indicazioni politiche diverse – il 50%+1 degli eventi diritto al voto non ha partecipato al voto ma ha dato indicazioni col “non voto”
Questa sarà la vera novità e notizia che ogni media sarà costretto a dare e non: il 47% degli italiani non è andato a votare!
Sottolineo che siamo noi cittadini elettori a dare il nostro consenso alla politica e alla politica governativa. Siamo noi, cittadini elettori, a dare le indicazioni su cosa desideriamo venga messo in pratica sia dai due rami del Parlamento, dove siedono i nostri rappresentanti votati, sia dal governo che avrà l’incarico dal Presidente della Repubblica di attuare le NOSTRE indicazioni.
Con questa premessa, invito Tutte e Tutti gli elettori a recarsi nel proprio ufficio elettorale ad esprimere il “voto non voto”. Non si può continuare a “tapparsi il naso” per avere cosa? Una legge elettorale che consente agli attuali partiti, indegni, di occuparsi della politica della “Res Pubblica” che continua a portare l’Italia alla catastrofe senza occuparsi della cosa pubblica e senza un minimo di prevenzione a largo raggio.
Il perché è preso detto: se potesse risultare che il 50%+1 degli aventi diritto al voto ha espresso una contrarietà o un parere non omogeneo sugli attuali rappresentanti partitici, al Presidente della Repubblica correrà l’obbligo di indire nuove elezioni.
Questa potrebbe essere una cosa avversa? Mi permetto di dire di NO!
Poiché con le nuove elezioni, che verrebbero indette, sarebbe d’obbligo riformare la legge elettorale chiedendo il consenso dei cittadini.
Vogliamo dare un forte richiamo di risveglio delle volontà dei cittadini italiani? Ecco l’occasione!
Per chi volesse approfondire, e c’è da augurarselo, poiché significherebbe che si ha il desiderio di comprendere quali possano essere le azioni che si possono intraprendere, può andare a consultare il, non semplice, Testo Unico delle Leggi recanti norme per la elezione delle Camere n.361/1957, e sue successive modificazioni.
Ricordo di aver letto, scusate ma non ricordo dove …: “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” (che sia l’articolo 1?)
Cosa vuol dire “Voto non-Voto”?
Ecco fornite le indicazioni che conosco personalmente, per averlo già attuato e per aver fatto parte in più occasioni di seggi elettorali.
Bene! Allora attuiamo questa sovranità che come popolo meritiamo! In quale modo?
È preso detto però dobbiamo Esserci e Crederci.
È nostro diritto e dovere esprimere la nostra volontà popolare! Quanto descriverò di seguito non è un’astensione ma un diritto che influirà sulla politica sociale e sui beni comuni;
non è un “io non voto perché non credo più nei partiti o in questa classe politica” ma è un voto consapevole di un possibile cambiamento;
è il reclamo del cittadino che desidera essere governato in base alle sue esigenze e non di qualsivoglia sia élite;
è una reazione alla indifferenza politico/partitica dimostrando che il popolo italiano sa di non esserlo;
è un’azione di disobbedienza civile e democratica? Sì! Perché ne abbiamo facoltà!
È l’inizio di una nuova presa di coscienza del popolo vs una politica, di n anni alla n potenza, dove è sempre il popolo a pagare con l’inflazione e il debito pubblico alle stelle mentre ci parlano di PIL.
È una presa di coscienza individuale e collettiva nella quale rappresentiamo la possibilità legale del rifiuto della scheda elettorale con la verbalizzazione delle motivazioni del nostro dissenso.
La proposta, che proposta non è, ma è una azione legale effettiva:
- ci presentiamo individualmente al seggio assegnato, con il documento di identità in corso di validità (C.I., patente, o altro valido) e con la stessa tessera elettorale (aggiornata eventualmente con i tagliandi di convalida se si è cambiato residenza o per altri motivi);
- espletati i consueti controlli elettorali da parte dei rappresentanti di seggio (controllo e registrazione della iscrizione nelle liste elettorali) verrà riconosciuta la nostra presenza al seggio come cittadino regolarmente registrato nelle liste ed avente diritto di voto;
- come tutti gli elettori conoscono, a quel punto verrà apposto il timbro a secco sulla propria scheda elettorale con la data della votazione (controllare sempre che siano visibili e regolari entrambi, timbro a secco e data. A volte con votazioni in più giorni può capitare che la data giornaliera non sia stata aggiornata);
– qui vengono date due versioni.
La prima è quella di non toccare le schede con la dichiarazione del rifiuto delle schede.
La seconda, da sottoscritto attuata poiché non pare che sia inficiante, ritirare le schede.
A seconda dei casi chiedere che il Presidente di Seggio verbalizzi la dichiarazione del proprio dissenso al voto. Il Presidente di seggio ha l’obbligo di accettare la verbalizzazione altrimenti incorre in un procedimento penale avendo voi la facoltà di chiamare immediatamente le forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, no Polizia Municipale o Locale);– per non rallentare le operazioni di voto, sperando che siano in molti a prendere conoscenza e coscienza di questa possibilità, dovrete far mettere a verbale, in modo sintetico e negli spazi riservati a tali dichiarazioni (controllate sempre è vostro diritto) il vostri rifiuto.
Rammento che per snellire è possibile recarsi al seggio con una propria dichiarazione già scritta ma che firmerete solo davanti al Presidente di Seggio chiedendo l’apposizione della sua firma e dei timbri del seggio e della data;
– ricordo ancora che qualora venisse rifiutata la verbalizzazione la normativa prevede l’intervento delle forze dell’ordine quali garanti delle parti e il Presidente di Seggio è perseguibile penalmente.
Nel caso si decida di predisporre la propria dichiarazione da consegnare al Presidente di Seggio (che dovrà registrarla sul libro dei verbali. Ricordate di apporre la vostra firma in sua presenza e chiedere che apponga la sua con il timbro a secco del seggio e la giusta data) consiglio di farlo così avrete cura nella compilazione, ecco una indicazione:
Il sottoscritta/o … Residente in … iscritta/o nelle liste elettorali della sezione numero … del Comune di … mi sono presentato al sopraddetto seggio il giorno 25 settembre 2022 e ho rifiutato la scheda (diritto di non voto) come previsto dalle normative vigenti con la seguente motivazione:
di seguito il vostro dissenso al voto, (la mia per esempio sarà: sono un obiettore di coscienza e oppongo disobbedienza civile. In queste ultime legislature nessun Governo italiano ha avuto un consenso elettorale. In questa elezione del 25 settembre 2022 non sono state date alternative possibilità di espressione popolare grazie ad una legge elettorale, “Rosatellum”, che consente alle sole forze politiche, attualmente presenti in Parlamento, di indicare i suoi rappresentanti e non i miei. Partecipo al Non Voto previsto dai regolamenti istituzionali.
data …….. firma…… (ricordate di non firmare e non mettere date se non in presenza del Presidente di Seggio che dovrà apporre la sua con timbro a secco in dotazione)
Nei giorni a seguire le votazioni vi recherete presso gli uffici del Comune di residenza avanzando richiesta di ricevere copia del verbale con i rispettivi allegati che avrete cura di conservare.
Questa procedura consente l’effettivo annullamento della scheda elettorale e il voto non va nel conteggio che assegna i seggi parlamentari. Ogni altra forma di protesta, che sconsiglio (qualsiasi tipo di scritta sulla scheda chiusi in cabina elettorale) vale come conteggio dei seggi da assegnare, quindi inconsapevoli averte partecipato al voto anche se credete di aver protestato.
Nella circolare sull’astensione, redatta del Ministero degli Interni, ricorda che tutti coloro che opteranno per la pratica del rifiuto della scheda dentro la sezione elettorale non siano da annoverare tra i votanti. Il testo del 2013 della Circolare del Ministero dell’Interno sull’astensione fa fede.
IO VADO E VOTO …