Quasi 30 denunce e 5 fogli di via da dalla città: questo l’esito della giornata di azioni di Extinction Rebellion, nel primo giorno del Climate Social Camp. Due attiviste si erano incatenate al palazzo della Regione, ma quasi tutti gli attivisti colpiti erano in Piazza Castello solo per dare volantini o per fare foto.
Ieri mattina, due attiviste di Extinction Rebellion, poco dopo l’alba si sono arrampicate e incatenate al balcone della Regione Piemonte, per sottolineare, ancora una volta, l’inadeguatezza della maggioranza politica che governa la Regione, di fronte alla ormai evidente e drammatica crisi climatica.
Raggiunte dagli agenti della Digos e funzionari della Questura hanno subito comunicato la propria disponibilità ad aprire i lucchetti solamente di fronte a una dichiarazione pubblica del presidente Cirio e dell’assessore Marnati sulla relazione tra crisi climatica e siccità e sull’inadeguatezza delle politiche finora perseguite dalla Giunta regionale. Le forze dell’ordine hanno sequestrato lo striscione, la cassa e il microfono impedendo così agli attivisti di poter comunicare alla cittadinanza le ragioni della loro protesta. Tutti i presenti in piazza, una trentina, anche chi stava semplicemente distribuendo volantini, sono stati successivamente denunciati per Invasione di terreni o edifici (Art. 633 e 639 bis c.p.) e per Manifestazione non preavvisata (Art. 18 TULPS). Come se non bastasse, dopo qualche ora, le Forze dell’Ordine hanno iniziato a notificare fogli di via fino a due anni, per ordine del Questore di Torino, sia ad attivisti arrivati in città per il Climate Social Camp, che a persone che vivono e studiano a Torino da anni.
Nel giorno di apertura del Meeting europeo di Fridays for Future, durante lo svolgimento di una manifestazione per il clima assolutamente nonviolenta di Extinction Rebellion, la risposta della Questura è stata la notifica immediata di denunce e provvedimenti restrittivi della libertà personale. Questo in una settimana in cui centinaia di attivisti sono giunti in città da tutta Europa, per discutere e confrontarsi, ma anche per dimostrare pacificamente il proprio dissenso.
Per questo oggi, 26 luglio alle 13, il Climate Social Camp lancia una conferenza stampa alla Parco della Colletta per discutere su ciò che è successo in città.