Da pochi minuti ci è giunta notizia della scarcerazione di Francesco, l’ultimo ragazzo rimasto in carcere per le proteste studentesche del 18 febbraio a Torino
Francesco è stato scarcerato alle 19.30 circa ed è diretto a casa, la detenzione cautelare (in attesa del processo) in carcere è stata commutata in arresti domiciliari senza restrizioni.
E’ il più giovane (vent’anni) dei tre ragazzi che il 12 maggio scorso furono raggiunti dalle misure cautelari che prevedevano la detenzione, quando durante un blitz la Digos li portò al Lorusso e Cotugno di Torino.
Emiliano e Jacopo, a seguito dell’ordinanza del Tribunale del Riesame, vennero scarcerati solo dopo aver reperito la cavigliera elettronica che non era disponibile, una delle restrizioni (tutte quelle possibili) alle quali sono soggetti. Inoltre furono tradotti dal carcere a casa con un furgone della Polizia penitenziaria, provvedimento, data la loro situazione giudiziaria, considerato da più parti anomalo, sproporzionato e stigmatizzante per le famiglie.
Fortunatamente per Francesco e la famiglia le sue attuali misure cautelari non prevedono restrizioni. Le restrizioni a cui sono soggetti Jacopo ed Emiliano diventano nei fatti una restrizione della libertà anche per le famiglie.
I ragazzi sono studenti lavoratori, incensurati, normoinseriti e con genitori socioeconomicamente normoinseriti.